In occasione della giornata Internazionale degli Animali da allevamento, sabato 2 ottobre, dalle ore 18 alle ore 20, gli attivisti e le attiviste di Napoli Animal Save – sempre più numerosi – si sono riuniti in metropolitana.
Ogni anno, circa 70 miliardi di mucche, maiali, polli, tacchini e altri animali terrestri vengono ingabbiati, maltrattati, imbottiti di medicinali, mutilati, castrati (senza anestesia) negli allevamenti intensivi di tutto il Mondo. Cosi come miliardi di animali acquatici vengono brutalmente massacrati, soffocati o trainati con reti per finire sulle nostre tavole.
Muniti di cartelloni e megafono, hanno atteso l’arrivo della linea 2, che da piazza Garibaldi ha terminato la sua corsa a Colli Aminei. Ed è proprio nei vagoni della metropolitana che gli attivisti e le attiviste hanno dato vita a un’azione basata innanzitutto sul dialogo, caratteristica immancabile del gruppo.
Un’azione pacifica, ma soprattutto efficace: oltre agli attivisti impegnati a confrontarsi con i passeggeri, non è mancato chi – munito di pc – ha provveduto a mostrare le terribili realtà dell’industria della carne e dell’industria lattiero-casearia.
Non esistono animali da allevamento, in quanto è una sovrastruttura creata dall’uomo per trarre profitto. Infatti gli animali sono considerati e trattati esclusivamente come una fonte di reddito e non, invece, come essere senzienti che soffrono e provano emozioni come noi.