venerdì, Febbraio 21, 2025
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Napoli: chiesto il processo a De Laurentis per falso bilancio

(Di Marco Maffettone) Il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, rischia di finire sotto processo a Roma per le accuse di falso in bilancio.

I pm di piazzale Clodio hanno formalizzato la richiesta di rinvio a giudizio nel procedimento che riguarda presunte irregolarità nei bilanci del club azzurro per le annate 2019, 2020 e 2021.

Al centro del procedimento presunte plusvalenze fittizie nella compravendita dalla Roma del difensore Kostas Manolas nell’estate del 2019 e dell’acquisto dell’attaccante Victor Osimhen nel 2020 dalla squadra francese del Lille.

I pm Lorenzo Del Giudice e Giorgio Orano, chiedono il giudizio anche per lo storico braccio destro di Adl, Andrea Chiavelli e per la Società Sportiva Calcio Napoli. Sul caso si muove anche la Procura federale della Figc che chiederà ai ai pm gli atti dell’inchiesta.

I difensori di De Laurentiis fanno quadrato e respingono le accuse mosse dai magistrati capitolini dichiarando la sua totale estraneità e quello del club.

Per i legali Fabio Fulgeri e Lorenzo Contrada “appare incomprensibile la decisione di procedere anche nei confronti della S.S.C. Napoli considerando che agli atti risultano depositati pareri redatti da consulenti tecnici e da enti terzi (Assomine) che dimostrano in modo incontrovertibile che il Napoli abbia agito in modo legittimo e rispettoso dei principi contabili italiani. Siamo estremamente convinti che il procedimento si concluderà positivamente”.

Gli avvocati ripongono, comunque, “massima fiducia nella magistratura e nella sua capacità di verificare ed accertare i presupposti tecnici – già oggettivamente documentati in fase di indagine – alla base dei comportamenti seguiti dalla Società e dai suoi rappresentanti, sono certi della positiva conclusione di tale procedimento”.

L’indagine vive, in sostanza, di due filoni: quello relativo all’acquisto dell’ex nazionale greco e la tranche che riguarda l’operazione che portò in azzurro l’attaccante nigeriano.

L’affare Manolas risale alla sessione del mercato estivo di sei anni fa. Una trattativa tra i due club che si concretizzò con il pagamento di 36 milioni di euro, cifra pari alla clausola rescissoria, da parte del Napoli.

Una operazione che consentì una plusvalenza per le casse del club giallorosso, allora guidato da James Pallotta, di oltre 31 milioni di euro. L’affare Manolas era già citato nell’atto di conclusione delle indagini che i pm capitolini hanno notificato alla vecchia proprietà della Roma, tra cui anche Mauro Baldissoni e altri dirigenti, nell’ambito dell’indagine sulle plusvalenze in una serie di trattative per la compravendita di alcuni giocatori tra cui Defrel, Marchizza e Frattesi, Zaniolo, Santon e Nainggolan oltre a quelle di Cristante, Tumminello, Spinazzola e Luca Pellegrini.

Per quanto riguarda Osimhen la lente degli inquirenti è stata posta sul trasferimento del bomber per una cifra che superava i 71 milioni di euro.

Il procedimento era approdato a Roma nel giugno del 2022. Le indagini sono state affidate ai militari del Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di Finanza che effettuarono una serie di perquisizioni sia nella sede della FilmAuro a Roma che a Castelvolturno, dove c’è il quartier generale del Napoli.

Sull’operazione di mercato per l’acquisto dell’attaccante, De Laurentiis, nell’aprile del 2024, venne ascoltato in procura mentre sulla tranche che riguarda Manolas i difensori hanno messo a disposizione degli inquirenti una ampia memoria difensiva.

(FONTE ANSA)

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