La Guardia di Finanza di Napoli ha eseguito un provvedimento cautelare che ha portato un imprenditore partenopeo, residente a Roma ed un dottore commercialista napoletano agli arresti domiciliari.
L’indagine, condotta dalla III Sezione “Criminalità Economica” della Procura di Napoli, ha ad oggetto una pluralità di condotte di falso in bilancio e bancarotta fraudolenta in relazione alla società immobiliare “Campalto Real Estate S.r.l.”, dichiarata fallita il 4 gennaio 2019 dal Tribunale di Napoli.
In base alla ricostruzione degli investigatori, la «Campalto Real Estate», costituita nel 2007 con sede a Montalcino, aveva come scopo la costruzione e la vendita di immobili nella provincia di Siena. Nell’estate del 2010, la società iniziava a maturare i primi debiti nei confronti dell’istituto di credito che aveva concesso consistenti finanziamenti nonché nei confronti dell’Erario, per poi versare in un vero e proprio stato di decozione a partire dal luglio 2011.
Secondo la ricostruzione della guardia di finanza, nonostante l’azzeramento del capitale sociale, i due indagati deliberatamente evitavano di avviare la fase di liquidazione della società, causando in questo modo un notevole incremento delle posizioni debitorie e delle perdite. Gli indagati si decidevano a sciogliere e porre in liquidazione la società solo nell’ottobre 2018, ovvero a soli tre mesi prima della dichiarazione di fallimento. Veniva poi proposto reclamo presso la Corte d’Appello di Napoli.
In quella sede sono stati prodotti i bilanci degli ultimi tre anni, tutti oggetto di una grave condotta di falsificazione diretta a dimostrare il mancato superamento delle così dette «soglie di fallibilità». Le indagini hanno consentito di riscontrare quanto già rilevato dalla Corte d’Appello di Napoli che aveva rilevato l’assoluta inattendibilità dei bilanci. In sede di perquisizione non è stato rinvenuto l’impianto contabile della società che è stato distrutto o comunque sottratto al fine di evitare la puntuale ricostruzione del patrimonio societario.