Un viaggio “virtuale” in grado di trasportare gli spettatori in località altamente suggestive.
È questo lo scopo della mostra “Itinerari”, che verrà inaugurata domenica 15 maggio alle ore 10.30 presso il Centro d’Arte Mediterranea di Torre del Greco.
In questo caso, tuttavia, non saranno le le moderne tecnologie lo strumento con cui si partirà alla volta di Parigi, della Spagna, fino a giungere alla Tunisia (senza dimenticare i meravigliosi scorci della costiera sorrentina); stavolta, a farla da padrone, saranno i dipinti realizzati dal Maestro Antonio Asturi.
L’idea alla base della rassegna, infatti, è di rivivere attraverso lo sguardo del pittore, luoghi e posti del mondo ormai raggiungibili attraverso un semplice clic e di cui, tuttavia, troppe volte ci sfugge la bellezza.
La capacità dell’artista di coglierne l’essenza, le sfumature e le atmosfere, invece, si riverbera magnificamente in queste opere accuratamente selezionate dagli eredi del pittore nativo di Vico Equense, grazie al sapiente lavoro di Severino Orlando.
Ci è piaciuta immediatamente l’idea della mostra. – racconta Gigi Madonna, Presidente del Centro d’Arte Mediterranea – In un mondo sempre più “piccolo” e sempre più caratterizzato dal consumo immediato, la possibilità di vivere diversi luoghi del mondo, filtrati dallo sguardo di uno dei maggiori interpreti della pittura napoletana del XX secolo, era un’occasione troppo ghiotta per lasciarcela sfuggire. –
Le opere parigine, in particolare, sono davvero sospese tra sogno e realtà. La loro ambientazione, malinconica e languida, frutto di una gamma cromatica “spenta” contrasta con la vivacità di personaggi e costruzioni che invece colpiscono immediatamente l’occhio per la loro potenza visiva (esemplificativo, da questo punto di vista, il suggestivo Moulin Rouge).
Attraverso questa chiave di lettura, di conseguenza, i dipinti presenti in rassegna non sono
semplicemente una collezione di “cartoline” realizzate con superba maestria, ma divengono tanti “viaggi sentimentali” in cui la visione del reale è filtrata dall’interpretazione poetica dell’artista.
Perché ogni opera di Antonio Asturi, in base alle parole di Mario Stefanile, “appartiene in parti uguali al mondo reale ed al mondo della fantasia. Per questa magica interpretazione, ogni opera di Asturi è vera e metafisica”.