“Memoria unico vaccino contro i complottismi”: l’Italia ricorda la Shoah
Una data per non dimenticare, per conservare la tragica testimonianza degli anni in cui la persecuzione agli ebrei la faceva da padrona in Europa. Oggi, 27 gennaio, ricorre la Giornata della Memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto. 76 anni fa le truppe dell’Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, rendendo noti a tutto il mondo gli orrori delle persecuzioni.
“Ricordare è una espressione di umanità, ricordare è segno di civiltà, ricordare è condizione per un futuro migliore di pace e di fraternità”. Questo è il messaggio di Papa Francesco, che negli scorsi anni non ha mancato occasione per fare visita a ciò che rimane dei campi di concentramento. “Ricordare – continua il Pontefice – è anche stare attenti perché queste cose possono succedere un’altra volta, cominciando dalle proposte ideologiche che vogliono salvare un popolo e finendo a distruggere un popolo e l’umanità.”
“Quelli che non sanno ricordare il passato sono condannati a ripeterlo”. Riprende le parole di George Santayana Giuseppe Conte, affermando inoltre che “il ricordo è l’unico vaccino contro i complottismi”
Il premier dimissionario è presente al Palazzo del Quirinale, dove si tengono le celebrazioni ufficiali della Giornata. Partecipe anche il capo dello Stato, Sergio Mattarella, il quale afferma che “ricordare esprime un dovere di civiltà”.
Un ricordo necessario per contrastare gli accenni di negazionismo, che negli ultimi tempi sembrerebbero essere aumentati in maniera preoccupante.
Numerose sono le testimonianze e le persone che ancora oggi portano il segno di una delle epoche più oscure per la nostra umanità. Un patrimonio da salvaguardare oggi, e non solo, per evitare che in futuro si ripetano crimini di tale portata.