Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato ieri in tarda serata il decreto legge sugli spostamenti che conferma la stretta del governo sulle festività. Intanto prosegue il lavoro sulla bozza del dpcm con le misure che saranno in vigore dal 4 dicembre. In nottata il testo è stato inviato ai presidenti di Regione, perché facciano le loro valutazioni, in vista di un nuovo confronto con il governo prima della firma. Natale e Capodanno “blindati” dentro i confini comunali e, dal 21 dicembre al 6 gennaio, blocco degli spostamenti tra le Regioni e divieto di raggiungere le seconde case. A Capodanno coprifuoco fino alle 7 del mattino e non fino alle 5 come gli altri giorni. “Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 del giorno successivo, nonché dalle ore 22.00 del 31 dicembre 2020 alle ore 7.00 del 1° gennaio 2021 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. Nelle prossime ore spetterà alle Regioni esprimere un giudizio sulle misure del governo. Nella serata di ieri prima Michele Emiliano, in un’intervista tv, poi Giovanni Toti sui social, hanno criticato la scelta di “chiudere” i Comuni: “Non c’è buonsenso ma non senso”, attacca il presidente ligure, “se vostra mamma vive sola a Laigueglia ma voi abitate ad Alassio, scordatevi di trascorrere il pranzo di Natale con lei”.