Marte: atterrato il rover Perseverance per scoprire tracce di vita
“Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”. Queste le parole che pronunciò Neil Armstrong, dopo aver lasciato l’impronta del suo stivale, per la prima volta sul suolo lunare. A distanza di più di 50 anni, però, l’uomo non è sazio.
Quella perenne ricerca dell’ignoto, dello spingersi oltre, ha portato la Nasa a lanciare su Marte, non con poche difficoltà, il rover Perseverance.
Il segnale dell’atterraggio sul pianeta rosso è arrivato a distanza di 11 minuti dall’evento a causa di un ritardo nelle comunicazione. Ma ieri intorno alle 21:55 ora italiana, si è scritta un’altra pagina di storia.
“Touchdown confirmed” esclama Swati Mohan dalla sede JPL della NASA a Pasadena, California. Dopo l’esternazione tremendamente americana legata allo sport nazionale, il football, si è levato un lungo applauso dal centro di controllo.
Grande emozione da parte degli ingegneri che hanno visto, attraverso i loro schermi, il rover Perseverance atterrare nel cratere Jazero, uno dei luoghi più suggestivi per una missione che va in cerca di tracce di vita perché è il bacino di un antichissimo lago. Questo significa che nei sedimenti potrebbero ancora conservarsi tracce di forme di vita passata. A cercarla sarà anche un piccolo gruppo di ricerca italiano, dell’Osservatorio dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
Per due anni il rover setaccerà il suolo per raccogliere i primi campioni destinati a essere portati sulla Terra. I campioni raccolti da Perseverance saranno inseriti in contenitori e depositati in luoghi precisi; il recupero è affidato alla missione prevista nel 2026 e nel 2031.
Il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, riferendosi al ruolo importante che la ricerca e l’industria italiane svolgeranno nella staffetta di missioni che dal 2026 si susseguiranno fino al 2031 per portare sulla Terra i campioni del suolo marziano raccolti da Perseverance ha affermato:
“Comincia una missione complessa e ricca di obiettivi importanti anche per portare l’uomo su Marte”