Nella giornata di ieri, i Carabinieri del Comando Antifalsificazione Monetaria, supportati dai militari dei Comandi Provinciali di Roma, Napoli, Caserta, Avellino e Salerno, a conclusione di un’articolata attività investigativa diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord in Aversa, finalizzata al contrasto della produzione e distribuzione di valori di bollo falsi, patenti di guida automobilistiche e nautiche, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione di misure cautelari coercitive personali, emessa dal competente Giudice per le Indagini Preliminari, nei confronti di 18 indagati.
Nei confronti di dieci indagati, è stata applicata la misura degli arresti domiciliari; per cinque indagati la misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria; per avvocati civilisti dei fori di Santa Maria Capua Vetere e Napoli Nord, coinvolti nelle attività criminose represse, è stata invece applicata ‘interdizione dall’esercizio dell’attività forense (per 2 della durata di 12 mesi, per il restante di 6 mesi).
Le indagini, avviate nel gennaio del 2020, sulla scorta delle risultanze di precedenti attività sviluppate nello specifico contesto criminale, attivo soprattutto in Campania, venivano protese alla: localizzazione delle attività di produzione delle marche da bollo contraffatte. Proprio nel contesto di tali attività, il 20 luglio 2020, veniva individuato e disfatto un “centro di produzione clandestino”, allestito nella zona di Villa Literno (CE), dove il principale indagato realizzava, su supporti reperiti in Cina, le marche da bollo false;
individuazione delle singole responsabilità degli indagati impiegati sia nella produzione, sia, soprattutto, nella distribuzione del prodotto contraffatto.
La necessità di strutturare un’articolata attività investigativa derivava essenzialmente dalla
preoccupante diffusione del fenomeno criminoso, sempre più insidioso sia in relazione alle sofisticate tecniche di falsificazione, continuamente evolute al fine di soddisfare una crescente richiesta di “mercato” sia in ragione dell’impiego delle marche in contesti amministrativi e giudiziari.