M5S: “Teatro comunale sito che può diventare cittadella cultura”.

Lo scorso febbraio il consiglio comunale deliberava all’unanimità la volontà di realizzare un Teatro Comunale, partendo dalla verifica urbanistica della fattibilità di realizzazione dello stesso in un immobile già afferente il patrimonio dell’ente. In meno di 2 settimane il dirigente all’urbanistica comunicava la pien fattibilità del cambio di destinazione d’uso dell’ex Pretura. Ciò nonostante la Giunta ha approvato, non solo di indire una manifestazione di interesse a vendere immobili idonei al caso, ma ha destinato anche 1000€ per la sua realizzazione, come se fosse necessario impiegare soldi dei contribuenti per pubblicare un avviso. Ma il punto è un altro: come si fa a pensare di investire risorse per l’acquisto di un immobile quando abbiamo strutture inutilizzate e che potremmo accedere a finanziamenti cospicui per la realizzazione del progetto? Il 04 giugno scadranno i termini per concorrere a finanziamenti ministeriali ad hoc per un massimale di 10 milioni di euro. Perché in questi mesi non si è provveduto in tal senso? È così necessario perdere queste opportunità e rendere l’ennesimo acquisto l’unica strada percorribile per la realizzazione del teatro? Ed ancora, quali possono essere le strutture eventualmente disponibili? Il teatro Vittoria? l’Iris? A memoria, sul territorio sono le uniche 2 strutture che non hanno ancora una destinazione. Siamo certi, che a prescindere dal romanticismo dei ricordi e dei tempi che furono, sono preferibili all’ex Pretura? Per noi, un investimento in tal senso, ha motivo di esistere se incardinato in un piano di produzione di valore della cultura. Vale a dire: parcheggio ampio, dimensioni idonee ad ospitare rassegne di ampio prestigio e respiro, servizi di ristoro annessi, aule di laboratorio di arti teatrali, musicali e contemporanee. Quel sito può diventare una vera e propria Cittadella della cultura. Altrimenti rischiamo un nuovo sementificio con buona pace delle economie e degli interessi della collettività.