“La nostra preghiera oggi e’ per queste famiglie che sono nel pianto: per le famiglie di Tullio e di Giuseppe, distrutte da una ferita irreversibile, da una spada che trafigge il cuore, da una mancanza impossibile da colmare a cui solo il tempo e la fede daranno consolazione”.
Sono le parole dell’arcivescovo di Napoli, Monsignor Domenico Battaglia, che ha officiato la funzione ieri pomeriggio nella chiesa di San Ciro a Portici.
Familiari e amici hanno gremito la chiesa per dare l’ultimo saluto a Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro, i due giovani uccisi a colpi di pistola la notte tra il 28 e il 29 ottobre scorsi a Ercolano.
“Ma la nostra preghiera – ha detto ancora l’arcivescovo nel corso dell’omelia – e’ anche per i familiari di chi ha ucciso questi due nostri figli facendo precipitare nel dolore, nella disperazione e nello smarrimento anche la propria famiglia, anch’ essa addolorata e basita per quanto accaduto”.
“A Voi genitori mi rivolgo non da Sindaco ma da Padre – sono le parole del primo cittadino Enzo Cuomo – e dico che in questa tragedia abbiamo scoperto che quello che è successo a Giuseppe e Tullio sarebbe potuto capitare a ognuno di noi, ad uno dei nostri figli.
Continueremo ad essere a fianco delle Vostre famiglie per la ricerca della verità assoluta e soprattutto della giustizia, quella giustizia che vogliamo tutti insieme e che chiederemo non con rabbia ma con quella serenità di chi aspetta dalla giustizia un momento di verità e di punizione per chi compie dei reati tanto crudeli e tanto gravi”.
Tra lacrime e commozione, non è mancato un lungo applauso e un lancio di palloncini bianchi, all’uscita delle bare dalla chiesa.