Pirateria e assalti alle navi specie nel Golfo di Guinea e nell’Oceano Indiano con miglioramento degli standard formativi delle guardie giurate impiegate a bordo di navi mercantili; gestione delle operazioni di Search e Rescue connesse ai flussi migratori in Mediterraneo; intensificazione della cooperazione nello scambio di informazioni fra la Marina militare italiana e lo shipping nazionale.
Questi i principali risultati di un confronto a 360 gradi, caratterizzato da un forte clima di collaborazione, che si è svolto fra i Rappresentati della Marina Militare e di ASSARMATORI riuniti presso la sede dello Stato Maggiore Marina. L’incontro – aperto dal saluto del Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Giuseppe Cavo Dragone, alla presenza del Presidente di ASSARMATORI, Stefano Messina – si inquadra nell’ambito dei rapporti istituzionali e di collaborazione tra la Marina Militare e il Cluster Marittimo nazionale, che vede il coinvolgimento particolare del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e del Comando in Capo della Squadra Navale.
I rappresentanti del 3° Reparto Pianificazione e Politica Marittima dello Stato Maggiore hanno fornito una panoramica sugli impegni della Forza Armata per il 2020 con un focus sugli aspetti della sicurezza marittima declinata nelle sue tre accezioni ovvero Maritime Security Operations, Maritime Situational Awareness e Maritime Capacity Building. A tal riguardo, è stato approfondito il tema della pirateria marittima e dell’armed robbery nel Golfo di Guinea e in Oceano Indiano; un’attenzione particolare è stata rivolta al concorso della Forza Armata per le attività di formazione nei confronti delle Guardie giurate preposte a espletare i servizi di antipirateria a bordo dei mercantili nazionali che transitano in aree soggette al rischio pirateria.
È stato altresì approfondito anche il ruolo della cellula nazionale di Naval Cooperation and Guidance for Shipping (NCAGS) del Comando in Capo della Squadra Navale (CINCNAV) che si pone come segmento di Maritime Security, volto a favorire la cooperazione e lo scambio di informazioni tra la Marina e lo shipping nazionale, al fine di incrementare il livello di conoscenza e consapevolezza dello scenario marittimo, elemento indispensabile per assicurare l’esigenza primaria di difendere le libertà dei mari.
Infine, a cura del Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, sono state illustrate le complesse e delicate dinamiche delle operazioni di Search and Rescue marittime connesse ai flussi migratori nel Mediterraneo centrale, ponendo particolare attenzione all’alveo delle responsabilità e degli obblighi normativi che riguardano i Comandanti del naviglio nazionale.