L’Italia torna in zona arancione: le regole in vigore fino al 31.
Chiusure e restrizioni hanno caratterizzato i giorni di festività appena lasciati alle spalle. Dal 24 al 27 dicembre infatti la regione Campania, come tutto il territorio nazionale, è stata assoggettata alla zona rossa.
Non sono mancati i controlli a livello nazionale da parte delle forze dell’ordine. Solo nella giornata di Santo Stefano, le persone controllate su scala nazionale sono state poco più di 64.000. Lo si apprende dai dati del Ministero degli Interni, che fa sapere anche di 969 sanzionati e 8 denunciati per aver infranto la quarantena in casa. Sono state invece poco meno di 12.000 le verifiche sulle attività e gli esercizi commerciali, che hanno portato alla chiusura di 5 negozi e a sanzioni per 30 titolari.
Da oggi, 28 dicembre, tutta Italia torna nuovamente alla zona arancione, così come prestabilito dal DPCM Natale firmato in prossimità delle festività natalizie dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Provvedimento che avrà efficacia fino al 31 dicembre, giorno in cui lo stivale tornerà a tingersi di rosso.
Fino a mercoledì si tornerà allo scenario antecedente al giorno 24: sarà dunque vietato spostarsi fuori dal proprio comune di residenza, salvo comprovate esigenze lavorative o di salute. Nuovamente consentiti invece gli spostamenti all’interno del proprio comune, mentre gli esercizi commerciali potranno riaprire, eccezion fatta per bar e ristoranti.
In questi giorni inoltre già si guarda a ciò che sarà dal 7 gennaio. In particolare, la Regione Campania studia la ripresa delle attività scolastiche. “Sono cose che mi fanno impazzire”, chiosa il presidente Vincenzo De Luca. “Come si fa a dire ‘si apre’ senza verificare il 3, il 4 gennaio la situazione? In Campania non apriamo tutto il 7″. “Valutiamo un passo alla volta il rientro – aggiunge il governatore -, ma certamente non mandiamo in blocco il 50% a scuola”.