Linguella: “Con l’Immacolata rinasce il senso di comunità”

Il bozzetto del carro dell’Immacolata 2024 è a cura quest’anno di Costantino Linguella, dal titolo “Madre fiducia nostra, Madre della speranza”.

Ai microfoni di TVCITY, l’autore spiega il senso del progetto e della simbologia utilizzata.

Il bozzetto è frutto di una lunga attesa e di una progressiva maturazione di un progetto che ci viene consegnato con la consulenza di Riccardo Lamberti che ne sarà anche l’esecutore.
Il titolo “Madre fiducia nostra, Madre della Speranza”, s’ispira al testo di un canto di mons. Frisina che ci aiuta ad avvicinarci al Giubileo del 2025, “pellegrini di speranza” come dice il tema del prossimo Anno Santo.

Il bozzetto, pone la venerata immagine dell’Immacolata, al centro del carro su un trono, circondato da puttini e su due fontane da cui sgorga acqua, segno della grazia, ma qui anche di speranza, perchè come dice il profeta, “farò sgorgare fonti d’acqua nel deserto”.
Il trono è ancora circondato da motivi floreali, da dodici stelle e puttini con i simboli mariani: la rosa, la stella, il giglio, lo specchio.

La corona di dodici stelle, lo Stellario, come viene chiamato comunemente, che sul carro, cinge la statua dell’Immacolata, alludono certamente alla splendida visione dell’Apocalisse: “Nel cielo apparve un segno grandioso: una donna vestita di sole, con la luna sotto i piedi e sul capo una corona di dodici stelle”.

La Donna dell’Apocalisse, figura della Chiesa, è anche immagine di Maria che della Chiesa è Regina e Madre. Le stelle sono innanzitutto il segno della Regalità di Maria. San Giovanni parla di una “corona” di stelle e la corona è sempre stata il simbolo della dignità regale. San Bernardo, commentando questo segno, dice: “Perché gli astri non formerebbero la corona di Colei che ha il Sole per veste?”.

Ma emergono anche altri simbolismi: le stelle possono indicare i dodici patriarchi, le dodici tribù di Israele, i dodici apostoli: Maria è la Regina dei patriarchi, la Regina degli apostoli… Ma esse indicano anche i Santi. Corona di gloria di questa Madre sono i suoi figli e in particolare quelli che si sono lasciati proteggere e guidare da Lei.

Possiamo affermare che il popolo torrese, vede, nei privilegi dell’Immacolata “una sintesi della santità di Maria e della storia salvifica”. Nella mente e nel cuore di ogni torrese, l’Immacolata rimane un mistero da contemplare: Ella è il capolavoro di Dio nello splendore della sua intatta bellezza.

Ritornando al carro 2024, dall’ immagine della Madonna, il manto viene plasticamente prolungato sulla parte posteriore del carro e copre il globo terreste, a significare l’invocazione ed il desiderio di porre tutta l’umanità, sotto la protezione, sotto il manto dell’Immacolata a cui cantiamo: “Madre del Redentore, proteggi i tuoi figli/ a te noi affidiamo la nostra vita, il nostro cuore /conservaci fedeli al divino amore”. Infine, nella parte posteriore, è posta un’antica corona in legno dorato per ricordare i settant’anni dell’incoronazione della venerata immagine (23 giugno 1954)

Nella parte anteriore è posta un’ancora, un simbolo strettamente correlato al mondo marinaro. Un’ancora viene utilizzata per fissare una nave in porto. Secondo questa immagine, l’amore di Dio ci tiene anche come una forte ancora nelle tempeste del tempo e, secondo la fede cristiana, ci dà forza e sostegno. In segno di speranza, l’ancora assicura che il cristiano non muoia in queste tempeste e lo aiuta infine a raggiungere in sicurezza il porto della redenzione.