“L’eredità di Sandakan”
Di Marco Benincasa e Raffaele Ventola.
Commedia amara all’Italiana in lingua napoletana.
Sinossi
Umberto Attanasio, un ingegnere ormai settantenne, è ritornato nella sua città natale, Napoli, dopo una vita di peripezie e disavventure. Dalla sua prima moglie, ha avuto tre figli: Pasquale, Rosaria e Roberto.
Umberto, dopo aver perso l’adorata moglie, decide di girare il mondo, senza il benestare dei figli e senza lasciar loro neanche una misera parte del suo cospicuo patrimonio. Comincia a girovagare per il mondo senza meta, si ferma nei posti più disparati dove, tra l’altro, convola a nozze con una donna del Borneo Malese, precisamente di Sandakan.
Dalla loro unione nasce Marianna la quarta figlia ovvero la sorellastra dei fratelli Attanasio. La nascita di questa bimba farà crescere nell’ingegnere la nostalgia per i tre figli lasciati a Napoli.
Ora, ritornato in patria dopo alcuni anni, vive da solo, però è accudito amorevolmente dalla sua “giovane” domestica Nannina di appena settant’anni, con seri problemi di udito e vista. I tre figli, ormai stanchi di aspettare la loro fetta di eredità, meditano vendetta.
CAST
Produzione – Ass. CineteatroLab
Autori – Marco Benincasa Raffaele Ventola
Regia – Marco Benincasa
Attori – Luca Lombardi, Federica Totaro, Adriano Schisano, Miriana Minichino, Marika Costabile, Valerio Esposito, Giuseppe Fedele, Davide Magliuolo, Gabriella Iovino, Donatella Saraceno.
Scenografia – Francesco Bellella
Costumi – Federica del Gaudio
Trucco – Nuny Capuozzo
Disegno Luci – Tommaso Vitiello
Foto di scena – Marco Arcamone
Link – estratti dello spettacolo
INSTAGRAM – https://www.instagram.com/p/C2StpO2rM-h/
YOUTUBE – https://www.youtube.com/watch?v=hlNybOKcufg
“L’eredità di Sandakan”: Commedia amara all’italiana in scena a Portici
Il 23 Gennaio 2025, il Cinema Teatro Roma di Portici ospiterà “L’eredità di Sandakan”, una commedia amara all’italiana in lingua napoletana.
Lo spettacolo, scritto da Marco Benincasa e Raffaele Ventola e diretto dallo stesso Marco Benincasa, è un viaggio ironico e toccante nelle contraddizioni della società italiana, con un tocco metafisico che aggiunge profondità e mistero alla narrazione.
La regia: Marco Benincasa firma una regia originale, capace di esaltare la comicità del testo e al contempo di esplorare i lati più oscuri dell’animo umano.
Il suo tocco cinematografico conferisce allo spettacolo un ritmo incalzante e una fluidità visiva che cattura lo spettatore dall’inizio alla fine.
La trama: La commedia ruota attorno alle vicende di una famiglia napoletana, i fratelli Attanasio, alle prese con l’eredità del padre, la scoperta di una sorella inaspettata scatena una serie di eventi comici e grotteschi, che mettono a nudo le ipocrisie e le fragilità dei personaggi.
Il cast: Un cast di vero talento, gli attori: Luca Lombardi, Federica Totaro, Adriano Schisano, Miriana Minichino, Marika Costabile, Valerio Esposito, Giuseppe Fedele, Davide Magliuolo, Gabriella Iovino, e Donatella Saraceno, daranno vita ai personaggi della commedia, con interpretazioni intense e coinvolgenti.
Un’occasione imperdibile: “L’eredità di Sandakan” è un’occasione imperdibile per immergersi nella tradizione del teatro napoletano e per gustare una commedia amara di grande originalità.
Il tocco metafisico e la regia dal piglio cinematografico rendono lo spettacolo un’opera unica nel suo genere, capace di divertire e commuovere allo stesso tempo.
Non perdetevi “L’eredità di Sandakan”: una commedia amara che vi lascerà a bocca aperta!
Come nasce lo spettacolo “L’eredità di Sandakan”?
L’eredità di Sandakan nasce da un’idea comune mia e di Raffaele Ventola. Devo dire che quando Raffaele mi propose la sfida di fare uno spettacolo teatrale, essendo io un regista prettamente cinematografico, ne restai galvanizzato.
Entrambi eravamo affascinati dalla dal teatro e volevamo creare uno spettacolo che raccontasse questa storia in modo originale, mescolando tragedia e ironia. La genesi dello spettacolo è stata abbastanza complessa.
Il risultato è una commedia amara che affronta temi delicati della vita sociale, la famiglia, le vicissitudini legate al danaro e l’avidità delle persone.
Ma è anche uno spettacolo divertente e ironico, che ci invita a riflettere sulla vita e sulla morte con un pizzico di sarcasmo.
Come mai hai scelto di utilizzare la lingua napoletana?
Per celebrare la sua ricca cultura e storia: Il napoletano è una lingua viva con una tradizione letteraria e musicale millenaria.
È un patrimonio prezioso che merita di essere conosciuto e valorizzato. Direi anche per dimostrare la versatilità nella scrittura, questa capacità mi permette di connettermi con un pubblico più ampio e di adattarmi a diverse situazioni.
Se potessi vorrei potere scrivere in qualsiasi lingua anche solo per connettermi con una cultura diversa dalla mia.