L’Antico Egitto rappresenta una delle civiltà più affascinanti e durature della storia umana. La sua influenza si estende ben oltre i confini del tempo e dello spazio, affondando le radici in un passato di oltre 3000 anni.

Tuttavia, ciò che colpisce maggiormente di questa civiltà non è soltanto ciò che è stato documentato dalla storia, ma anche il potere che essa esercita sulla nostra immaginazione, alimentando leggende e fantasie che arricchiscono il suo mistero.

Le piramidi di Giza, i templi di Karnak e Luxor, le tombe della Valle dei Re e la maestosa Sfinge sono solo alcune delle testimonianze architettoniche che ci parlano della grandezza degli Egizi. Queste strutture, costruite con incredibile precisione e dedizione, erano spesso dedicate agli dèi o al culto dei faraoni, figure divine che incarnavano il legame tra l’umano e il soprannaturale.

La scrittura geroglifica, decifrata nel XIX secolo grazie alla Stele di Rosetta, ci ha permesso di penetrare nel cuore di questa civiltà. I testi, incisi su papiri o pareti di pietra, raccontano di imprese militari, riti religiosi, questioni quotidiane e, soprattutto, del rapporto unico che gli Egizi avevano con la morte e l’aldilà.

Il culto dell’immortalità è un tema centrale: l’elaborata pratica della mummificazione e la costruzione di tombe decorate erano concepite per garantire al defunto una vita eterna accanto agli dèi.

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Alfredo Aldo Carlo Luvino, egittologo, si è laureato e specializzato con Silvio Curto con una tesi sui rapporti fra l’Egitto e la Persia achemenide nella XXVII dinastia con particolare attenzione ai regni di Cambise e Dario I. Docente di Egittologia presso l’Università Popolare di Torino, ha tenuto per la stessa un corso di Americanistica, (da Teotihuacan agli Aztechi) oltre a conferenze in varie città italiane e su televisioni locali con interventi su reti nazionali.

Già collaboratore scientifico del Museo Egizio di Torino, ha tenuto conferenze e corsi, fra gli altri, a Bergamo, Brescia, Torino, Il Cairo. In questa università sono state fatte due tesi sui suoi libri.

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