La scoperta agli scavi di Pompei: ritrovati due corpi intatti

Durante le attività di scavo in corso in località Civita Giuliana , a circa 700 m a nord-ovest di Pompei, nell’area della grande villa suburbana dove già nel 2017 – grazie all’operazione congiunta con i carabinieri e la Procura di Torre Annunziata finalizzata ad arrestare il traffico illecito dei tombaroli – era stata portata in luce  la parte servile della villa, la stalla con i resti di tre cavalli bardati,  sono stati rinvenuti due scheletri di individui colti dalla furia dell’eruzione.

 

Così come nella prima campagna di scavo fu possibile realizzare i calchi dei cavalli, oggi è stato possibile realizzare quelli delle due vittime rinvenute nei pressi del  criptoportico, nella parte nobile della villa oggetto delle nuove indagini.

 

I corpi sono stati individuati in un vano laterale del criptopotico, corridoio di passaggio sottostante della villa, che consentiva l’ accesso al piano superiore: trattasi probabilmente di un padrone con il suo schiavo investiti ed uccisi dai vapori bollenti dell’eruzione.

Una scoperta davvero eccezionale che fa ben sperare in altre.

 

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