“Contributo discriminatorio a danno delle aziende della ristorazione che non sono state incluse nell’ ultimo decreto ristori. Ritengo oltraggioso e davvero pericoloso, in un momento delicato come quello che stanno vivendo le aziende della ristorazione, escludere tutti i comuni, che solo nella provincia di Napoli, sono paesi a tasso 100% turistico. “il contributo spetta ai comuni capoluogo di provincia o città metropolitane ad alta presenza di turisti stranieri…” Così recita il decreto. Siamo sinceramente perplessi, come si può solo pensare di scrivere un atto così scellerato in un momento dove la ristorazione è la più colpita in assoluto. La regione Campania come tutte le regioni d’Italia vive in primis di turismo e in particolar modo, primo protagonista è la ristorazione . Sin dal primo momento sacrificata poi riaperta con tutte le regole per garantire la sicurezza sanitaria ai propri clienti. Tanti tantissimi soldi spesi per poi essere nuovamente chiusi. Sicuramente la salute è al primo posto ma credo che in maniera collaterale, ci deve essere un pensiero unico, di sostegno, a tutte le imprese della ristorazione. Faccio appello a tutte le menti che partoriscono queste misure, al fine di scongiurare ulteriori proteste che poi si trasformano tragicamente in sommosse, ed evitare nuovi ed ulteriori disagi sociali ed economici. Facciamo appello a tutte le istituzioni locali, finora incapaci di attivare un vero e rispettoso quanto proficuo dialogo istituzionale. Auspico che questa misura, sia al più presto allargata per evitare spiacevoli conseguenze, vista l’emergenza economica che è sotto gli occhi di chi vive la strada e probabilmente sfugge a chi è seduto comodamente dietro a una poltrona.”
Commenta così, il nuovo decreto, Rosa Praticò, responsabile delle donne che fanno impresa di Confesercenti Napoli.