Tutta l’Italia in zona rossa nei giorni festivi e prefestivi, dal 24 dicembre al 3 gennaio. E’ l’ipotesi di mediazione prevalente nel governo, al termine di un primo vertice con i presidenti di regione. La decisione non è presa: si attende un nuovo incontro. Ma l’ipotesi è disporre regole da zona rossa il 24, 25, 26, 27, 31 dicembre e l’1, 2, 3 gennaio. Secondo alcune fonti la discussione è ancora “tutta aperta” però e non è escluso che la zona rossa valga anche il 6 gennaio o si introducano per l’intero periodo regole da “zona arancione”. Il governo sta anche valutando la possibilità di una deroga al divieto di spostamenti tra Comuni, ed eventualmente anche all’interno di uno stesso Comune in caso di ripristino della zona rossa, per i congiunti più stretti in occasione cenone della vigilia di Natale e del pranzo del 25. La deroga, in ogni caso, riguarderebbe un numero strettissimo di 2 congiunti. Il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha contestato duramente l’indecisione del governo: “Sono irritato e indignato – ha affermato – perché nel nostro Paese non si riesce mai ad avere una misura chiara e che si continuano a prendere mezze misure di demagogia e che allungano i tempi della crisi. Si prenda – conclude – una decisione chiara e forte, come la Germania”. Per il governatore, dare la possibilità agli anziani di unirsi alle famiglie per Natale: “Non è un atto di generosità, è un atto di idiozia, di irresponsabilità. Se facciamo venire a casa nelle feste i nostri anziani, – ha tuonato il presidente – li condanniamo alle terapie intensive a gennaio”.