A Torre del Greco la notizia della brutale aggressione di cui è rimasto vittima l’imprenditore agricolo Mario Di Cristo si è diffusa rapidamente, suscitando rabbia e sgomento per l’assurda scomparsa del 79enne originario della zona di Santa Maria La Bruna – stimato e benvoluto da colleghi e dipendenti.
Oggi il giudice deciderà in merito all’autopsia e solo successivamente sarà possibile fissare la data dei funerali che si svolgeranno a Torre del Greco.
Lo scorso 7 settembre si era trovato ad assistere in un’azienda agricola di Policoro alla brutale aggressione messa in atto da due uomini – un 41enne F.P. e un 33enne C.S. entrambi di origine siciliana – che pretendevano il pagamento di un credito per la consegna di prodotti ortofrutticoli. L’uomo che ha sferrato il pugno a Di Cristo -F.P. – è un pugile.
Cinque persone rimasero ferite nel raid messo a segno a colpi di bastonate e con una ferocia inaudita. Mario Di Cristo era intervenuto per difendere la responsabile del magazzino, contro cui i due uomini – poi arrestati dai carabinieri – avevano scagliato un computer.
Secondo quanto poi ricostruito dai militari, gli autori dell’aggressione erano riusciti a farsi consegnare 1.200 euro in contanti e un assegno da 1.800 euro. Somme poi recuperate insieme alla mazza.
Durante il raid ad avere la peggio era stato proprio l’imprenditore agricolo torrese che lavorava in Puglia. La sua azienda opera da oltre trent’anni nella parte occidentale della provincia di Taranto. Colpito da un pugno in pieno volto, fu subito trasportato in ospedale. Le sue condizioni erano apparse subito molto gravi. E’ morto lo scorso venerdì, dopo una settimana in rianimazione.
Le accuse nei confronti dei due uomini – originari della provincia di Siracusa e arrestati in flagranza di reato – sono di lesioni personali, estorsione ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Ma – con la morte del 79enne torrese – ora la loro posizione si è aggravata.