Questa mattina, nel duomo di Napoli, si è tenuta la funzione solenne dove sarebbe dovuto avvenire lo scioglimento del sangue di San Gennaro, il cosiddetto miracolo invernale. La reliquia custodita nella sacra ampolla, però, è rimasta solida. Non è servita nemmeno la seconda messa a far sciogliere il sangue di San Gennaro. Al termine dell’ulteriore celebrazione il miracolo non c’è stato. Il 16 dicembre del 1631 San Gennaro riuscì a fermare una spaventosa eruzione del Vesuvio che nel giro di quarantotto ore che costò la vita a più di 4000 persone. Da allora, in questa giornata, si celebra il ‘miracolo d’inverno’ con la liquefazione del sangue. Ogni volta, o quasi, che il sangue di San Gennaro è rimasto solido, sono avvenute sciagure in città. Ad esempio, nel settembre ’39 è scoppiata la seconda guerra mondiale; nel 1973, quando c’è stata l’epidemia di colera; mentre nel 1980 il drammatico terremoto in Irpinia. Alle 12, la teca è stata riportata nella Cappella del tesoro e sarà nuovamente ripresa alle 16.30. Alle 18.30 sarà celebrata un’altra messa alla presenza dell’Arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, durante la quale i fedeli sperano che sia dato l’annuncio dell’avvenuto miracolo. Poche le persone presenti nel Duomo, nel rispetto delle misure anti-covid. Negli ultimi due anni, il miracolo di San Gennaro del 16 dicembre è però avvenuto solo nel tardo pomeriggio. C’è quindi ancora speranza per un prodigio di cui i fedeli hanno bisogno, oggi più che mai, in un periodo così difficile per la città e per il mondo.