Il “metodo Bacoli” per riscattare Torre Annunziata da degrado e cattiva politica
Questo, in sintesi, è ciò che emerso sabato 28 ottobre, dall’accorato convegno-dibattito che il Movimento Civico Free Torre Annunziata ha organizzato negli splendidi saloni tra spettacolari scenari delle Terme Vesuviane di via Marconi, con la presenza straordinaria – e tanto attesa – del sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione.
Un convegno-dibattito che il neonato Movimento Free Torre Annunziata ha voluto fortemente non solo per continuare la propria attività sul territorio con “un passo alla volta”, ma soprattutto con “un cittadino alla volta”, ovvero con il diretto coinvolgimento dei cittadini di Torre Annunziata affinché si rendesse possibile ciò che è raro a Torre Annunziata, ovvero la partecipazione attiva dei cittadini.
“Dopo la nostra visita al Commissario Straordinario di Torre Annunziata con la relativa consegna del nostro primo dossier con urgenti criticità da affrontare e risolvere per il bene della città – dichiara il portavoce del Movimento Salvatore Sparavigna – noi del Movimento abbiamo pensato che, un altro passo importante da mettere immediatamente in campo sarebbe stato quello di rendere più tangibile per i cittadini di Torre Annunziata questo famoso “Metodo Bacoli” di cui tutti ne parlano con ammirazione e ci siamo chiesti come potrebbe essere applicato qui a Torre Annunziata, così che gli stessi cittadini si avviassero più preparati verso le future scelte alle elezioni amministrative nel 2024”.
In moltissimi infatti – si può dire in tutta Italia – ammirano il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione per come governa la sua città ma principalmente, per tutte le azioni concrete e tangibili che riesce a mettere in campo raccogliendo sempre risultati e raggiungendo traguardi ed obiettivi con un ritmo ed una frequenza inimmaginabile che difficilmente si riscontrano in altri amministratori pubblici.
Anzi, proprio Torre Annunziata – la cui amministrazione comunale attualmente è commissariata ed il cui provvedimento negli ultimi 35 anni si è reso necessario per ben tre volte – oltre agli ultimi arresti (per tangenti e malversazioni) da parte della Procura della Repubblica e alle indagini per condizionamenti mafiosi nell’amministrazione comunale da parte della D.D.A. di Napoli, è la plastica e granitica opposta rappresentazione di come un’Amministrazione comunale non solo non riesca a produrre nulla per la propria comunità ma come sappia solo contribuire a trascinare nel degrado totale un’intera città ripetendo gli stessi errori del passato.
Alcuni cittadini torresi, quindi, hanno partecipato attivamente alla stesura di domande che hanno inviato nei giorni precedenti attraverso le modalità telematiche ma molte altre, sono state poste dagli stessi autori di persona, durante il convegno-dibattito.
Domande alle quali il sindaco di Bacoli Josi Della Ragione, come un fiume in piena, ha risposto con la massima semplicità e disponibilità, anche proponendo azioni di attivismo e tenacia ma anche i suoi tanti esempi partendo da un breve video proiettato in sala in cui emergeva il suo primo impegno civico nel 2010 come cittadino attivo, passando poi come Consigliere Comunale di opposizione nelle passate consiliature ed oggi come Sindaco.
Ovvero come primo cittadino alla guida di una città che finalmente vede da un lato i risultati tanto inseguiti e dall’altro la rinata fiducia dei cittadini consapevoli finalmente di far parte di una comunità che è coesa alla tutela del bene comune e non quello per pochi.
“Con le mie risposte che spero abbiano soddisfatto tutti, principalmente i giovani le cui domande mi hanno commosso non poco – conclude il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Ragione – ho voluto rivolgermi anche ai numerosi adulti presenti in sala poiché secondo me rappresentano la memoria storica di una città dal glorioso passato e potrebbero dare un aiuto importante per la rinascita ed il riscatto dell’intera comunità oplontina che, da quanto ho potuto riscontrare, ha grosse radici fondate sulla onesta operosità operaia nata dal valore delle antiche e nobili tradizioni dei pastifici per la produzione dell’arte bianca di cui Torre Annunziata era capitale oserei dire mondiale”.