In un passato in cui solo la Luna e le stelle illuminavano il cielo notturno, la paura e la preoccupazione aumentavano ogni qualvolta un puntino rosso sangue faceva la sua apparizione in un cielo misterioso.
Marte, il pianeta rosso, era un oggetto familiare e sospetto, rimasto simbolo della guerra e della distruzione per migliaia di anni.
Questa è l’idea che ci viene trasmessa dagli antichi racconti, considerati, forse solo erroneamente, miti e leggende.
Marte è rimasto impresso nell’immaginazione umana fin dalle prime osservazioni, e nemmeno l’ascesa della scienza e della tecnologia ha interrotto il fascino che ha sempre circondato questo pianeta.
I telescopi, nel 1880, rivelarono strani segni sulla superficie del pianeta rosso. Molte persone si convinsero che su Marte c’erano canali costruiti da una razza aliena.
Il pianeta rosso nel passato ha influenzato la Terra e la vita dell’uomo più di quanto lo farà nel futuro, condizionando il pensiero, il linguaggio e la quotidianità di centinaia di migliaia di generazioni, fino ai giorni nostri.
Il legame tra l’umanità e Marte è un qualcosa di profondo, che trascende il mito, la leggenda e risiede nel profondo dell’animo umano, forse addirittura nel suo codice genetico.
E se nei miti antichi ci fossero nascoste conoscenze confuse, riguardo proprio il passato di Marte? La colonizzazione umana non sarà l’evento che trasformerà la civiltà umana da planetaria a interplanetaria, ma sarà forse l’evento che riporterà l’uomo a casa.