Quanto può essere pericoloso interpretare un’opera letteraria dall’alto delle proprie opinioni, culture e intenti per poi diffonderla alle masse? Quanto invece può essere costruttivo cercare di non interpretare e di leggere il vero messaggio che l’artista o il poeta voleva comunicare davvero con la sua opera? Questo il lavoro dell’autore, che traducendo senza interpretare la “Commedia” di Dante, scopre un vero e proprio codice e un sorprendente significato nascosto, che potrebbe cambiare il senso di questo viaggio.
Concetti e mappe che si svelano per poi sovrapporsi perfettamente alla realtà che ci circonda, a partire per esempio, dalle sembianze fisiche de “l’Inferno” che sono state progettate da Dante esattamente come la struttura architettonica delle Chiese. E se il costui avesse voluto metterci in guardia da ciò che le istituzioni ci vogliono far credere? Prefazione di Mauro Biglino.
