I Nuclei di polizia della Guardia di Finanza di Bologna e Napoli hanno eseguito (nelle province di Napoli, Caserta e Latina) un provvedimento di confisca dal valore di oltre 36 milioni di euro riconducibile a Morlando Antimo, imprenditore nel settore edile e personaggio di spicco di organizzazioni criminali attive sul territorio.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Napoli su proposta della locale Direzione Distrettuale Antimafia e ha riguardato beni mobili, immobili, società e rapporti finanziari riconducibili al Morlando, ai suoi familiari e a “prestanome”.
Già nel luglio del 2017 l’imprenditore era stato tratto in arresto nell’ambito dell’operazione “Omphalos”, in quanto ritenuto responsabile dei reati di usura, esercizio abusivo di attività finanziaria, intestazione fittizia di quote societarie, intestazione fittizia di beni e indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.
Il Morlando, già tratto in arresto, in passato era considerato il fulcro della pianificazione delle attività estorsive sul territorio, materialmente eseguite da altri affiliati, come emerso dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia.
L’odierno provvedimento costituisce l’epilogo di complesse indagini condotte in collaborazione dalle Fiamme Gialle felsinee e quelle campane, che hanno permesso di ricostruire l’intero compendio illecitamente accumulato dall’imprenditore e di assicurare nelle casse dello Stato un ingentissimo patrimonio definitivamente sottratto alla disponibilità della malavita.