Domenica 5 giugno gli attivisti e le attiviste di Napoli Animal Save si sono recati in Piazza del Plebiscito per celebrare, per la seconda volta a Napoli, l’evento NARD acronimo di National Animal Rights Day, ossia la giornata internazionale e annuale per commemorare i miliardi di animali che muoiono ogni anno per mano dell’uomo. Un evento che cresce di anno in anno e che sta comprendendo sempre più città. Quest’anno si è celebrato per la prima volta anche a Roma, Milano e Bologna, oltre che in altre città del mondo (Toronto, Los Angeles, Hawaii, Londra, Lione, Zurigo, Berlino, Lisbona e tantissime altre)
Si sono uniti anche attivisti e attiviste di Salerno Animal Save e di Greenpeace Napoli per un totale di ben 55 partecipanti. Questo evento non ha solo una finalità commemorativa, ma anche altre due funzioni: celebrativa, riferita ai risultati ottenuti nell’anno a favore dei diritti degli animali ed educativa, ossia informare le persone sull’alimentazione a base vegetale, su uno stile di vita che non comporti lo sfruttamento degli animali in nessun ambito (zoo, circhi, vestiario, sperimentazione ecc.
L’evento è iniziato con la distensione, a terra, del banner di 5 metri riportante la scritta “National Animal Rights Day” ed è stata esposta la dichiarazione dei “Diritti degli Animali. Gli attivisti e le attiviste, con addosso la maglia con la scritta “Our Planet, Theirs too”, hanno aperto l’evento con un minuto di applausi e poi hanno preso, ciascuno, una foto ritraente uno animale e dei fiori. È seguita una breve descrizione di cosa sia il Nard e poi un minuto di silenzio. Successivamente è partita una musica suonata con il sassofono da un attivista e artista.
Attraverso quattro discorsi (uno su un Mondo libero dalla violenza, un monologo sulla sofferenza, un monologo artistico sulla fuga di un cinghiale dagli spari e una riflessione sulle condizioni di vita degli animali) è poi iniziata la fase commemorativa avente lo scopo di ricordare i miliardi di animali che soffrono per mano dell’oppressione umana. Gli attivisti e le attiviste hanno lasciato dei fiori su apposite bare costruite e riportanti, ognuna di essa, un’attività umana che causa la morte e lo sfruttamento degli animali ( alimentazione, caccia, tradizione, sperimentazione, zoomafia ecc)
Dopodiché le attiviste e gli attivisti, accompagnati sempre dalla musica, si sono riposizionati ai loro posti ed è iniziata la seconda fase, a carattere celebrativo. Un attivista ha letto un discorso sugli animali che il movimento Napoli Animal Save ha salvato nell’ultimo anno. Si è sottolineato il fatto che ogni essere vivente vuole vivere, che hanno emozioni, sentimenti e sogni. Il discorso è stato anche improntato sul legame che si è creato tra gli attivisti e gli animali salvati, evidenziato la socialità degli animali e la loro voglia di un’esistenza libera e dignitosa.
L’ultimo momento è stato di tipo educativo con l’intervento di sei attivisti e attiviste che hanno parlato dei recenti passi avanti in tema legislativo (es. la tutela degli animali inserita all’art.9 della Costituzione); del mancato raggiungimento delle firme per poter chiedere il referendum abrogativo sulla caccia e di come quest’ultima sia, in realtà dannosa all’ambiente e per gli animali; si è parlato della vivisezione. Due attivisti di Salerno hanno parlato rispettivamente del libro scritto da uno dei due e che descrive un mondo senza più macelli e l’altro attivista, un botanico e raccoglitore vegano, ha parlato del suo lavoro, della straordinaria capacità della Terra nell’offrire cibi variegati e salutari; dell’importanza del legame con la Natura e di come sempre più ristoranti stanno ampliando il ventaglio di piatti e alternative vegetali.
Dopo questi discorsi c’è stato un momento di musica assoluta con gli attivisti e le attiviste che hanno posizionato le foto sul lungo banner e poi sono tornati al loro posto nuovamente. L’evento si è concluso con un messaggio agli attivisti/e per ricordare che, anche se nella vita di un attivista vegano i momenti si solitudine e sconforto ci sono e ci potranno sempre essere, si è creato un gruppo unito nella lotta per i diritti degli animali e ciò conferisce forza, unione e sicurezza tra gli attivisti e le attiviste. Il NARD, come molte altre attività, continuerà a svolgersi affinché l’uomo cambi il suo atteggiamento verso gli animali e li riconosca come individui che meritano di vivere quanto l’uomo e di avere gli stessi diritti.