L’11 febbraio si celebra la Giornata Internazionale per le Donne e le Ragazze nella Scienza istituita dall’Onu nel 2015 per promuovere la parità di genere nel lavoro in ambito scientifico.
Per l’occasione, l’11 febbraio 2022, a partire dalle ore 9:00, si terrà un workshop aperto alla partecipazione per sostenere la parità di genere e sensibilizzare le scuole all’insegnamento dell’uguaglianza tra uomo e donna nel lavoro in campo scientifico.
Il workshop, aperto al, pubblico, avrà luogo nella Biblioteca Sac. Giovanni Alagi di Villa Bruno, a San Giorgio a Cremano (Napoli).
L’evento è organizzato dall’associazione di promozione sociale Social Project e patrocinato dal Comune di San Giorgio a Cremano.
L’incontro sarà aperto dai saluti istituzionali di Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a, Cremano, di Giuseppe Panico, Sindaco di San Sebastiano al Vesuvio e di Giuseppe Giordano, Assessore alle Politiche sociali e all’Istruzione di San Giorgio a Cremano.
Seguiranno gli interventi di “donne che hanno voluto e saputo occupare un posto di assoluto riguardo in ambito scientifico con il racconto della propria esperienza:
la D.ssa Francesca Bianco, Direttrice dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia;
la D.ssa Maria Rosaria Masullo, Ricercatrice senior dell’Istituto dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e componente del Coordinamento Napoletano Donne nella Scienza;
la D.ssa Valeria Nele, Ricercatrice Post-doc presso il Dipartimento di Farmacia dell’Università degli Studi di Napoli Federico II;
la D.ssa Prof.ssa Bianca Fontanella, Docente di Scienze Scienze Naturali al Liceo Carlo Urbani di San Giorgio a Cremano.
A moderare l’incontro la D.ssa Simona D’Agostino, Pedagogista e Presidente dell’associazione Social Project.
Al termine dei vari interventi avrà inizio un laboratorio che vedrà coinvolte una classe seconda del Liceo Scientifico Statale “Salvatore Di Giacomo” di San Sebastiano al Vesuvio e una classe seconda del Liceo Scientifico Statale “Carlo Urbani” di San Giorgio a Cremano per attivare un percorso tematico, a gruppi, da proseguire con le docenti l’anno scolastico.
Perché, dunque, una Giornata Internazionale per le Donne e le Ragazze nella Scienza? Ecco qualche dato utile per comprendere il gap esistente tra uomini e donne nel campo scientifico.
A giugno 2020 l’Istituto di Statistica dell’UNESCO (UIS) ha presentato i dati sulle donne nella scienza: circa il 30% dei ricercatori del mondo è donna. L’Italia si attesta nella media mondiale con il 34% di donne nella ricerca.
Negli ultimi cinque anni solo il 18% delle ragazze sceglie di studiare materie appartenenti alle STEM ( Scienze, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).
Anche il tasso di occupazione e lo stipendio tra laureati e laureate differisce.
La pandemia di COVID-19 ha avuto un impatto negativo proprio sulle donne che lavorano in ambito scientifico: molte si sono ritrovate a dover rinunciare alla carriera per badare alla casa e ai figli, o ancora sono state licenziate, come dimostra il report del McKinsey Global Institute.
Questi sono alcuni dati che chiariscono la scelta dell’ONU di istituire questa giornata.
Le Nazioni Unite si sono poste questi obiettivi per il 2030:
• Accesso pieno e paritario e partecipazione per le donne di ogni età alla scienza, alla tecnologia e all’innovazione, così da raggiungere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione delle donne.
• Parità di accesso delle donne all’istruzione, alla formazione e alla scienza e tecnologia, alla piena occupazione e al lavoro dignitoso.
• Uguaglianza di genere ed emancipazione delle donne come contributo cruciale al progresso in ogni obiettivo e traguardo dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.