“Una nuova Giornata della Memoria; una nuova opportunità per riflettere su una delle pagine più orribili della Storia dell’Umanità: l’eccidio di oltre sei milioni di ebrei, immolati e sacrificati da raccapriccianti ed inammissibili interessi di parte che tingono di orrendo gli anni oscuri del secondo conflitto mondiale.
Ricordare, dunque, per non dimenticare la follia omicida che in questo giorno diventa monumento di pietà nei confronti di un autentico massacro che mai alcuna logica umana, ovvero, alcuna ragionevolezza politica potrà legittimare.
Ed è proprio in questo giorno che siamo chiamati tutti, indistintamente, alla necessaria consapevolezza di una responsabilità prima individuale e poi collettiva: lavorare per costruire nuove speranze e per prevenire moderne e non meno inquietanti ombre di mortificazione e di svilimento della dignità umana, soprattutto, verso i neo deportati del nostro tempo: i migranti.
E’ da loro che oggi ci arriva il quotidiano e disperato grido, stipati non più su quei maledetti treni merci, ma su quegli orrendi barconi di illusoria speranza.
Auspico, dunque, che la Giornata della memoria, infonda nei nostri giovani la coscienza che c’è bisogno – oggi più che mai – di costruire nuove società fondate sugli ideali della Pace e sui valori dell’Uguaglianza e della Giustizia sociale.
Non più edifici di violenza e di morte, ma costruzioni di civiltà e di progresso collettivo le cui fondamenta siano il rispetto della persona umana e la dignità dei suoi diritti.
Bisogna ricordare per non dimenticare, perché una società che non ha memoria della Storia e di se stessa, è una società destinata alla morte”.
Con queste parole il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba, a seguito del momento commemorativo della Shoà, tenutosi in apertura dei lavori del Consiglio comunale, e, presieduto dal Decano del Presbiterio torrese, don Salvatore Accardo.
Per l’occasione, inoltre, l’Amministrazione comunale ha anche predisposto, a far data da ieri e per tutto il fine settimana, l’illuminazione notturna dello storico colonnato di Palazzo Baronale, con il colore rosso, in onore del sacrificio umano perpetrato dalla follia nazista.