Sarà il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a presenziare alla terza edizione della Giornata del mare e della cultura marina, l’iniziativa promossa dall’associazione circoli nautici della Campania presieduta da Gianluigi Ascione, in programma l’11 aprile nella base navale della Marina Militare in via Acton a Napoli.
In questa circostanza, già a partire dalle ore 10, sarà possibile visitare l’arsenale sede della base che racconta 400 anni di storia.
Per l’occasione saranno allestiti gazebo di Marina Militare, Guardia Costiera, gruppo sommozzatori dei carabinieri e di diverse associazioni e i presenti (annunciati quasi mille studenti provenienti da scuole di tutta la regione) avranno la possibilità di vedere e visitare le unità navali della Marina e della Guardia Costiera ormeggiate nel vicino molo San Vincenzo.
La manifestazione sarà accompagnata da un’esibizione della banda musicale della Marina Militare composta da quaranta elementi.
Nell’occasione sarà assegnato il terzo premio associazione circoli nautici della Campania, che sarà attribuito alla Marina Militare e verrà consegnato al comandante logistico, l’ammiraglio Salvatore Vitiello: “L’11 aprile si celebrerà la Giornata del Mare – le sue parole – un’occasione speciale per riflettere sull’importanza dei nostri oceani e mari e per promuovere azioni concrete per la loro salvaguardia.
Questa giornata sarà un’opportunità per tutte le persone di unirsi e mostrare il loro impegno verso la protezione dell’ambiente marino.
La Marina Militare ha da sempre prestato attenzione all’ambiente e alla diffusione di un’educazione marinara volta al rispetto e alla valorizzazione del mare, come importante risorsa per un Paese peninsulare come l’Italia e palestra naturale di vita”.
Parole condivise dall’ammiraglio Pietro Giuseppe Vella, direttore marittimo della Campania: “È momento di grande soddisfazione l’essere uniti tutti, con una sola voce, quali ‘difensori’ del mare, una risorsa ed un amico che deve essere compreso, rispettato ed a volte temuto.
Anche l’indifferenza è oggi intollerabile ed il Corpo delle Capitanerie di Porto-Guardia Costiera, da sempre primo custode del mare e delle sue risorse, legge da tempo, soprattutto nelle nuove generazioni, un cambio di passo e la consapevolezza di essere tutti, sempre più, coprotagonisti in questo impegno”.