“Le notizie pubblicate dagli organi di stampa sul trasferimento della nave militare varata solo qualche mese fa destano in me profonda preoccupazione e richiedono una chiara assunzione di responsabilità da parte di Fincantieri e del Governo rispetto al futuro dello stabilimento di Castellammare”. Sono le parole del Deputato del Gruppo Misto, Catello Vitiello, eletto nel collegio stabiese.
“Trasferire la nave Trieste con sei mesi di anticipo rispetto alla programmazione originaria – continua il Deputato Vitiello -rappresenterebbe un grave vulnus lavorativo per circa 1000 dipendenti dell’indotto, in quanto l’ordine di trasferimento della nave, che doveva essere completata nello stabilimento stabiese, azzererebbe le migliaia di ore di lavoro previste a Castellammare che avrebbero dato respiro in termini occupazionali almeno fino a giugno 2020”.
Secondo il Deputato Vitiello non si può accettare che “tra le motivazioni che giustificano la decisione figurerebbero le note carenze infrastrutturali dello stabilimento stabiese, perché si sarebbero dovuti realizzare quegli adeguamenti previsti con lo stanziamento di 70 milioni da parte del precedente governo giallo-verde. Di questa somma non vi è stata alcuna traccia, così come non v’è traccia del piano d’investimenti complessivo da 110 milioni (di cui 40 avrebbe dovuto metterli Fincantieri) sbandierato dall’azienda fino a qualche mese fa”. La preoccupazione dell’onorevole Vitiello è che “tale trasferimento non solo rappresenterebbe un forzoso arresto nella sua attività produttiva, ma avrebbe un impatto ancor più negativo sull’immagine della sua operatività, sia per gli ordini da soddisfare nei prossimi anni, sia per quelli conclusi, come i tronconi per la ricostruzione dell’ex ponte Morandi”.
Per questo motivo, l’esponente del gruppo misto depositerà già domani un’interrogazione perché “la tradizione del cantiere di Castellammare di Stabia merita rispetto per quanto le maestranze negli anni e ancora oggi sono state in grado di realizzare. Ci vuole chiarezza e impegni seri da mantenere”.conclude Vitiello – merita rispetto per quanto le maestranze negli anni e ancora oggi sono state in grado di realizzare. Ci vuole chiarezza e impegni seri da mantenere”.