Per secoli abbiamo creduto che quegli eroi e protagonisti che hanno vivificato i miti e le leggende dei popoli antichi, fossero figli di esagerazioni storiche o dell’inventiva romanzesca di qualche ispirato vate.

Non ci abbiamo creduto mai veramente nemmeno quando abbiamo professato la loro fede e il loro evangelo con fervore religioso e diligente rigore ortodosso.

Grattando però la superficie dell’epos e delle religioni dell’antichità non si vedono affatto forze ed elementi della natura antropomorfizzati né sterili idoli di pietra quanto piuttosto Übermenschen che di tali forze ne avevano un controllo assai superiore al nostro.

Super-uomini che sembrano dotati di una biologia e di una tecnologia inarrivabili persino per chi come Noi ha saputo spaccare tanto l’atomo quanto l’embrione e che verrebbero a configurarsi come i Padri fondatori di tutte le civiltà apparse sul nostro pianeta, patriarchi dell’umanità e maestri costruttori e distruttori di città e popoli che appartengono tanto alle leggende quanto alla Storia. Nella stessa Bibbia – in Genesi 6 – viene ben esplicitato l’incontro fra esseri divini e donne mortali.

I cosiddetti “figli di Dio”, esattamente come i Theoi greci, unendosi alle figlie degli uomini avrebbero generato quelli che il testo definì “gli eroi dell’antichità”.

Una prospettiva che se fosse vera, accomunerebbe i profeti del popolo di Israele ai fondatori di Babilonia e di Roma, i figli semi-divini degli Dei dell’Olimpo allo stesso Cristo dei Vangeli. Da Mosè a Romolo, da Eracle a Gesù, non sarebbero quindi che tutti “figli di Zeus”.

Una possibilità, questa, annunciata da Mauro Biglino e Francesco Esposito nel saggio “Dei e Semidei” ma che se avvalorata ed esplorata nel dettaglio alla luce delle diverse letterature storiografiche e delle moderne scoperte e innovazioni scientifiche, potrebbe fare finalmente luce sulla natura di coloro che avrebbero da sempre vigilato e guidato la nostra evoluzione, e che pur rivelandosi a tutte le civiltà che ci hanno preceduto, sono tutt’ora avvolti da una tenebra mistica che da una parte ci avrebbe esiliato illegittimamente dal nostro passato, e dall’altra, ritarderebbe ulteriormente la comprensione di eventi storici che un giorno, senza alcun preavviso, inevitabilmente si riveleranno.

Molti libri sono stati pubblicati su questa materia, e molto è stato scritto, talvolta sfruttando la fantasia o presentando ipotesi come se si trattasse di certezze.

Noi, invece, con un lavoro corale, prodotto a più mani, abbiamo cercato di raccogliere e presentare quanto vi è di storico e reale della affascinante storia degli Anunnaki.

Inoltre abbiamo affrontato la questione di Nibiru, il corpo celeste tramite il quale gli Anunnaki sarebbero giunti sulla Terra.

Abbiamo cercato di presentare ipotesi sulla sua reale composizione, al fine di scoprire cosa vi è di vero in questo mito.