“Domani parteciperò al flashmob promosso dalla Consulta regionale per la condizione della donna per Giulia, il suo bambino e tutte le donne violate e uccise.
E poi sarò giovedì a Sant’Antimo alla fiaccolata organizzata dal Sindaco Buonanno perché anche questa storia, così drammatica, conferma che la violenza maschile sulle donne è un fenomeno strutturale, che bisogna spezzare la narrazione della patologia, che c’è bisogno di far agire la forza femminile”.
Così dichiara Loredana Raia, Vicepresidente del Consiglio regionale con delega alle pari opportunità e politiche di genere.
“Ancora in queste ore – sottolinea Raia – si addita il mostro, ritorna l’alibi del narcisismo, di problemi psicologici e percorsi riparativi.
Stereotipi che nascondono un uomo violento abituato a maltrattare anche psicologicamente la sua vittima per imporre la sua volontà perché così si può fare. E allora il problema è culturale.
Più che braccialetti elettronici e di nuove leggi – continua Raia – occorre una formazione adeguata per gli operatori sociali e della giustizia, serve introdurre tra le materie scolastiche curriculari l’educazione ai sentimenti e alla sessualità per far sì che nelle relazioni sentimentali nessuno prevalga, mortifichi o annulli l’altro”.”
Servono – sottolinea Raia – maggiori risorse da erogare con continuità ai Centri antiviolenza, alle case rifugio, alle famiglie che, sopravvivendo alle loro figlie, prendono in carico i bambini, alle donne che intraprendono un percorso di libertà.
Non a caso in Campania – conclude Raia – abbiamo sostenuto le donne con la legge 34 al fine di favorire l’autonomia personale, sociale ed economica delle donne vittime di violenza e prima regione in Italia, abbiamo introdotto una norma nella legge di stabilità che stanzia 150mila euro, finalizzati all’erogazione di un contributo mensile per i figli fino al compimento del ventiquattresimo anno di età.
E abbiamo previsto nella legge per la parità salariale e occupazione femminile incentivi alle imprese che assumano donne vittime di violenze con contratti a tempo indeterminato”.