Un esame di Stato con classi un po’ più vuote è quello che si svolgerà da domani.

Tra interni e privatisti saranno infatti 536.008 i candidati che da mercoledì 21 giugno affronteranno la prima prova della maturità 2023, tornata alle regole precedenti il periodo pandemico.

Per la precisione sono 3.670 candidati in meno di quelli della maturità 2022, quando si erano presentati all’esame in 539.678.

Saranno complessivamente 521.015 i candidati interni (1.758 in meno di quelli del 2022) e 14.993 candidati privatisti esterni (1.812 in meno dell’anno scorso). Unica eccezione, come avviene ormai da anni, l’aumento significativo del numero di candidati interni degli istituti paritari.

La rivista specializzata Tuttoscuola analizza i numeri della maturità 2023.

È la Campania con 82.742 candidati complessivi ad avere, ancora una volta, il più elevato numero di giovani che affronteranno tra poco la maturità 2023: quasi un candidato su sette dei 536mila registrati dal Ministero.

Tra candidati interni e privatisti in scuole statali e paritarie è la provincia di Napoli con 44.008 candidati ad avere il più elevato numero di maturandi (30.314 nelle statali e 13.694 nelle paritarie).

Napoli da sola ha più candidati del Veneto (39.356), della Puglia (37.863), dell’Emilia-Romagna (35.405), del Piemonte (32.857), della Toscana (29.822) o dell’Abruzzo, Basilicata e Calabria messe insieme (10.622, 5.353 e 18.797).

In forza di questi numeri, a Napoli saranno impegnate per gli esami 1.020 commissioni, cinque in più di tutte le commissioni che opereranno in Puglia per Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto.

Per numero di candidati, dopo Napoli, c’è Roma con 38.559 (32.678 nelle statali e 5.881 nelle paritarie), seguita da Milano con 24.555 e da Torino con 17.670.

La Lombardia con 2.569 privatisti su un totale di 75.988 candidati, pari al 3,4%, registra in valore assoluto il dato più elevato di candidati esterni, seguita dalla Campania con 2.529 privatisti su un totale di 82.742 candidati, pari al 3,1%, e dalla Sicilia con 2.227 privatisti su un totale di 48.580 candidati, pari al 4,6%.

Il Lazio con 1.530 privatisti su un totale di 52.391 candidati registra il 2,9%

fonte (ANSA).