buonajuto ercolano
Si è concluso l’iter burocratico per l’intitolazione della rotatoria situata tra via Doglie, via Caprile e via Cupamonti alla memoria di Don Raffaele Falco, sacerdote scomparso nel 2021 a causa del Covid, che ha segnato profondamente la storia recente di Ercolano con il suo coraggioso impegno contro la camorra.
Nel 1993, Don Raffaele Falco rivolse un appello all’allora Presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro, chiedendo l’intervento dell’esercito per fermare la violenza dilagante tra i clan camorristici che opprimeva il territorio. Le sue parole vennero ascoltate: l’esercito arrivò, le forze dell’ordine setacciarono la città e le case dei camorristi furono perquisite. Grazie a Don Raffaele, la comunità di Ercolano comprese che si poteva non avere paura, e il 14 settembre oltre diecimila persone parteciparono alla “Fiaccolata della Legalità”, un evento che segnò l’inizio di una lunga battaglia contro la criminalità organizzata.
“Le sue parole furono un grido di aiuto e un esempio di forza morale, ispirando la cittadinanza a non piegarsi all’illegalità. La sua azione ha rappresentato un punto di svolta per la nostra città, diventando simbolo di speranza e riscatto. La sua voce ha risvegliato le coscienze, spronando Ercolano a trovare il coraggio di alzarsi contro l’illegalità. Vogliamo trasmettere il suo esempio alle future generazioni e mantenere viva la memoria del suo impegno per la giustizia”, spiega Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente nazionale dell’Anci.
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