A seguito dell’innalzamento della curva dei contagi, in questa delicata fase si è reso necessario riorganizzare la rete ospedaliera dell’Azienda per il contenimento del Covid 19, con un Hub dedicato (P.O. Boscotrecase) e Spoke per tutti gli altri Presidi ospedalieri. Più volte queste OO.SS. hanno segnalato alla Direzione Strategica alcune difficili situazioni gestionali, che devono trovare, a parere dei sindacati CGIL e UILFPL, soluzioni per arginare il fenomeno.
ANALISI DEI BISOGNI PRESIDIO PER PRESIDIO OSPEDALIERO COVID HOSPITAL DI BOSCOTRECASE
Le Organizzazioni Sindacali, rilevano un numero elevato di contagi all’interno del Covid Hospital di Boscotrecase, tenuto conto che la situazione è insostenibile bisogna adottare provvedimenti e correttivi urgenti.
In primis, blocco di nuovi ricoveri e di istituzione di nuovi posti letto per qualsiasi intensità assistenziale. Bisogna effettuare tamponi a tutto il personale, con risposte entro massimo 24 ore. Apparecchiatura per processare i tamponi da ubicare anche nel Presidio Covid di Boscotrecase. Tunnels-docce di decontaminazione ubicate su tutti e tre i piani. Termoscanner da ubicare nei pressi dei marcatempo. Urgente assegnazione di personale di comparto, in sostituzione di quello contagiato e altrettanti medici specialisti pneumologi e anestesisti.
Ancora si segnala che vi è personale OSS a tempo determinato prossimo a scadenza di contratto, sono stati reclutati dalla graduatoria ASL NA2, sarebbe necessario garantire il rinnovo in tempi adeguati, per non perdere risorse già formate che andrebbero ad una altra azienda, la quale garantisce un periodo più congruo di lavoro (6 mesi + 6).
OSPEDALE MARESCA DI TORRE DEL GRECO
IL P.O. MARESCA di Torre del Greco ospita 24 posti letto Covid, in previsione si prevede un aumento di posti, ad oggi senza nessuna implementazione di personale. Non potrà essere possibile senza integrazione di personale di comparto, anche questa realtà soffre di carenza di organico dovuta a contagio tra il personale in servizio.
Al P.S. sono stati allocati 10 posti letto. La UOC Medicina è ben strutturata, con ambienti migliori, in considerazione di un aumento dei posti letto può dare una risposta più adeguata al trattamento di pazienti Covid di medio-alta intensità, con il giusto supporto di personale,
che tra l’altro può essere incrementato, visto richieste avanzate da operatori di altre UOC del presidio. Si segnala altresì, che vi è un ascensore dedicato al vecchio padiglione che è fuori uso da tempo e andrebbe ripristinato proprio in ragione di percorsi “sporco-pulito”.
Considerato che l’implemento dell’epidemia ci porterà inevitabilmente al bisogno di ulteriori posti letto; al fine di dare una adeguata risposta assistenziale per pazienti covid, si invita a voler considerare la ristrutturazione di reparti vuoti (es. primo piano padiglione vecchio ex chirurgia donne, terzo piano ex ortopedia e quarto piano ex ginecologia e ostetricia). In conclusione, il P.O. di Torre del Greco potrebbe dare una risposta a pazienti covid, attivando l’intero vecchio padiglione, mentre il padiglione nuovo attraverso la riattivazione delle camere operatorie situate al secondo piano, potrebbe offrire una sufficiente risposta a pazienti non Covid che necessitano di prestazioni chirurgiche.
OSPEDALE SANTA MARIA DELLA PIETA’ NOLA
Al P.O. di Nola si segnalano Percorsi “sporco-pulito” da riformulare e da controllare costantemente. I protocolli non bastano, bisogna che si vigili affinché vengano rispettati.
Nel P.S. Covid ad ogni cambio turno, il personale smontante si sveste dei dpi in una zona pulita, ma il problema è arrivare agli spogliatoi. L’alto tasso di umidità che si raggiunge nelle tute protettive durante il turno di lavoro e le temperature della stagione espongono gli operatori ad escursione termica importante, visto che si deve percorrere una area esterna sia di notte che al mattino presto, con evidenti ricadute sulla salute. È evidente che gli spazi non sono idonei per svestirsi in sicurezza, bisogna provvedere con estrema urgenza, già è difficile difendersi dal Covid-19, non è possibile mettere il personale nelle condizioni di ammalarsi.
Vi è una questione da affrontare anche in quello che attualmente è il P.S. standard (più volte chiuso per capacità ricettiva), quella della capienza strutturale, delle apparecchiature mediche, degli ambienti in generale.
OSPEDALE POLLENA TROCCHIA
In questo momento è un ospedale ancora pulito, con due reparti chiusi ma attrezzati con letti, ed un complesso operatorio pulito e pronto all’uso.
OSPEDALE S. LEONARDO CASTELLAMMARE DI STABIA
La situazione è di comprensibile difficoltà come negli altri presidi, personale positivo in più reparti. Il P.S. COVID è al collasso, alcuni medici del pronto soccorso risultano poco formati, poca esperienza, mandati a fare consulenze a pazienti positivi, non avendo preventivamente i risultati sierologici, con possibilità di ulteriore contagio nell’intero ospedale.
E’ da qualche giorno l’ulteriore difficoltà operativa di ambulanze che non riescono a sbarellare i pazienti, in codice rosso e giallo, o sospetti covid, a cui ha fatto seguito la disposizione della Direzione Sanitaria di Presidio, che, ha comunicato l’impossibilità a ricevere pazienti, facendo riferimento alle carenze di spazi e attrezzature. Si segnalano 5 positivi tra gli operatori della Radiologia, quindi anche in questo caso un piccolo focolaio, segnaliamo anche in questo particolare momento, l’assegnazione di un tecnico di radiologia al distretto per la mammografia ancorché non ancora attiva.
Infrastrutture obsolete, ancora si aspetta che sia montata una seconda diagnostica, anche in questo caso vi è forte ritardo.