Emergenza coronavirus, come razionare l’acqua per evitare crisi idriche
Il coronavirus sta modificando le abitudini delle comunità anche in relazione al consumo di acqua. L’emergenza sanitaria in corso, l’applicazione delle misure previste dal Governo e le raccomandazioni igieniche utili al contenimento dei contagi, hanno determinato uno scenario differente nell’utilizzo della risorsa idrica.
La chiusura delle scuole e della maggior parte delle attività produttive e commerciali, infatti, ha causato una variazione dei consumi, con un incremento dell’uso domestico che si registra in particolare dalle ore 9,30 alle ore 15.00, e che in taluni comuni provoca problemi di bassa pressione o, in alcuni casi, di temporanea mancanza di acqua, che GORI sta gestendo in maniera puntuale.
Al fine di limitare tali situazioni di criticità e prevenire eventuali crisi idriche nella prossima stagione estiva – derivanti anche dal deficit di precipitazioni che sta caratterizzando questo periodo primaverile – GORI sin dall’inizio dell’emergenza sta mettendo in atto ogni azione per garantire la continuità del servizio, la corretta e regolare gestione delle reti idriche, delle reti fognarie e degli impianti di depurazione.
In tale ottica, diventa particolarmente importante anche il contributo dei cittadini, attraverso il rispetto delle seguenti buone pratiche di consumo, che consentono di migliorare la distribuzione idrica.
- Differenziare l’orario della doccia per ogni membro della famiglia, suddividendolo in tre fasce orarie (mattina, pomeriggio e sera).
- Prediligere la doccia al bagno. Per ogni doccia, infatti, si utilizzano circa 30-35 litri d’acqua invece dei 150-180 mediamente necessari per riempire la vasca da bagno.
- Consumare consapevolmente l’acqua di rubinetto evitando di farla scorrere inutilmente. Chiudere il flusso mentre ci si insapona, si spazzolano i denti o ci si rade la barba; lavare i piatti e le verdure utilizzando delle bacinelle.
- Usare la lavatrice e la lavastoviglie preferibilmente a pieno carico e nelle fasce orarie a minor consumo idrico: 15.30 – 17.30 e 21.30 -7.30.
- Gettare i fazzoletti di carta nell’apposito cestino e non nello scarico, per evitare un utilizzo non adeguato dello sciacquone e un conseguente spreco di acqua. Ogni volta che si tira lo scarico, infatti, si possono consumare fino a 20 litri d’acqua.
- Evitare l’uso dell’acqua a fini non igienico – sanitari (ad esempio per innaffiare le piante) o limitarlo alle sole fasce orarie a minor consumo: 15.30 – 17.30 e 21.30 -7.30.
Si consiglia, infine, relativamente alle utenze associate ad attività o esercizi commerciali che sono stati sospesi ai sensi degli ultimi decreti, di provvedere alla chiusura dell’impianto idrico interno mediante l’apposita valvola di arresto, al fine di evitare sprechi di acqua dovuti ad eventuali perdite occulte.