Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa dei navigator in sciopero della fame presso la sede della Regione Campania a Napoli.
“Ci siamo appellati al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Presidente del Consiglio appena incaricato, Giuseppe Conte, abbiamo chiesto spiegazioni al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca.
Abbiamo interpellato tutte le Istituzioni di ordine e grado, ma nessuna risposta istituzionale è pervenuta. Ad oggi, nonostante lo sciopero della fame durato cinque giorni, non ci è stata fornita alcuna risposta ragionevole.
Due nostri colleghi, Ilenia De Coro e Carlo Del Gaudio, qualche ora fa sono stati oggetto di assistenza medica di urgenza. In particolare la dott.ssa De Coro è stata colta da uno svenimento e le condizioni di salute del dott. Del Gaudio, già preoccupanti ieri, si sono aggravate.
Oggi è una dolorosa giornata per la Repubblica italiana: le Istituzioni hanno dimostrato disinteresse rispetto a una questione che merita la massima urgenza per la sua risoluzione.
Lo sciopero della fame ha mostrato all’opinione pubblica l’assurdità di scelte politiche e di comportamenti istituzionali scorretti che hanno ricadute concrete sui diritti costituzionali dei cittadini, che invece, dovrebbero essere sempre tutelati.
Nonostante fosse in piedi un tavolo tecnico tra Regione Campania, Anpal Servzi s.p.a. e Governo da oltre quaranta giorni non è stata trovata una soluzione relativamente a questa trattativa. Al contrario le istituzioni non fanno altro che rimpallarsi di responsabilità.
Il nuovo governo, come priorità assoluta, dovrà avere l’onere di risolvere questa empasse politica. Per questo chiediamo nuovamente un confronto diretto e immediato con Regione Campania, Governo e dirigenza di Anpal Servizi S.p.A.. Nelle more di quanto richiesto, noi navigator campani esigiamo l’immediata contrattualizzazione.
Del resto alla luce delle precarie condizioni di salute degli scioperanti e considerata l’indifferenza delle Istituzioni, abbiamo deciso di porre fine allo sciopero della fame.
Continuiamo a far sentire più forte di prima la nostra voce”.