Nel capoluogo campano i carabinieri della stazione forestale di Napoli hanno sottoposto a controllo, a Bagnoli, una rivendita di materiale edile.
Nel piazzale dell’esercizio c’era un autocarro con il cassone colmo di rifiuti da demolizione quindi i militari hanno controllato le relative autorizzazioni per il recupero e il trasporto dei residui ma il proprietario non ha esibito alcuna documentazione.
I carabinieri hanno dunque denunciato il titolare del negozio per gestione illecita di rifiuti e sequestrato l’autocarro della società.
Terminata quella verifica, lungo la stessa strada i militari hanno notato un altro autocarro e lo hanno fermato per controllarlo. Il mezzo è risultato di proprietà di un’impresa edile napoletana ed era condotto da un 29enne di Pozzuoli che vi stava trasportando materiale di risulta.
Il ragazzo alla richiesta dei militari non ha saputo esibire l’autorizzazione al trasporto di rifiuti né il formulario ed è stato quindi denunciato per trasporto illecito di rifiuti. L’automezzo è stato posto sotto sequestro.
A Castello di Cisterna invece i carabinieri forestali della stazione di Marigliano hanno chiuso un’autofficina totalmente abusiva. Nel piazzale hanno notato sacchi e sacchi pieni di rifiuti pericolosi di ogni tipo, residui dell’attività verosimilmente pronti per essere smaltiti illegalmente, quindi hanno denunciato i 2 gestori, un 59enne e un 28enne del luogo. Dovranno rispondere, in concorso tra loro, di gestione illecita e smaltimento illecito di rifiuti, scarico non autorizzato di reflui industriali ed emissioni in atmosfera non autorizzate. È stata inoltre comminata loro una sanzione amministrativa superiore a 5mila euro.
Il locale e le attrezzature sono stati sequestrati.
Infine, terminato il controllo, nella traversa accanto i militari hanno notato un autolavaggio. ebbene, controllato anche questo, ugualmente è risultato abusivo. Gestita dal 59enne di cui prima, l’attività veniva svolta senza alcuna autorizzazione e non c’era traccia dei registri dei rifiuti. Anche l’autolavaggio è stato sequestrato e il responsabile è stato denunciato anche per la gestione abusiva di quel sito.