“Andremo sicuramente al lockdown in Campania, sono rimasti 15 posti in terapia intensiva”. Duro l’attacco del sindaco della città metropolitana di Napoli, Luigi De Magistris, nei confronti del presidente campano Vincenzo De Luca.
“Le persone a casa sono sole, appena aumenta la febbre vanno in ospedale, il virus è fuori controllo. De Luca ha vietato anche ai medici di dire la verità. Il tampone viene fatto dopo molti giorni. Il problema non sono i ragazzi.” ha continuato il sindaco di Napoli.
Intanto in Campania i positivi al Covid-19 salgono a 27.412 per 1.593 nuovi casi su 12.695 tamponi. Numeri preoccupanti in una delle regioni con la più alta densità abitativa in Italia.
Per questo motivo nella giornata di ieri il governatore Vincenzo De Luca, con l’ordinanza n. 81 ha deciso di confermare fino al 13 novembre le disposizioni vigenti nonostante il nuovo Dpcm del 13 ottobre emanato dal premier Conte.
Diverso il discorso delle scuole. Dopo la chiusura totale e il ritorno alla Didattica a distanza “Lo sceriffo” ha fatto un passo indietro aprendo parzialmente ad un ritorno tra i banchi di scuola solamente per gli istituti frequentati dai bambini nella fascia dai 0 ai 6 anni.
Non sono mancate le proteste delle mamme che in questi giorni di Didattica a distanza non hanno fatto collegare i propri figli alla piattaforma scolastica.
“Penso a tutte quelle mamme con bimbi piccoli e che, come me, hanno altri grandi da gestire con la Dad – afferma Cinzia, mamma di due bambini – Non è affatto semplice, mentre il grande è collegato con la scuola, nella stanzetta, il piccolo urla che vuole entrare a giocare”.
Sarà emessa oggi, dopo un summit ai vertici, un’ordinanza specifica a proposito delle scuole. (finora il blocco è stabilito fino al 30 ottobre)
Una situazione allarmante che Il sindaco De Magistris commenta così: “Che tristezza chiudere le scuole appena riaperte. Adesso il tema centrale è facciamo presto. In questo momento bisogna essere uniti”