Nel consueto appuntamento della diretta Facebook del venerdì, il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha, senza alcun giro di parole, risposto pesantemente al segretario della Lega Matteo Salvini in merito alle sue affermazioni in seguito ai festeggiamenti dei napoletani dopo la finale della Coppa Italia.
“Verso mezzanotte i giovani napoletani hanno festeggiato la vittoria della coppa, e questo sarebbe accaduto in qualsiasi altra parte del mondo”, esordisce De Luca, che ricorda episodi di assembramenti a Torino, Milano e Vicenza “senza che nessuno chiedesse spiegazioni ai governatori di quelle regioni”.
Senza nominare Salvini, che viene definito prima “somaro” e poi “cafone” da De Luca, il governatore affonda: “È tre volte somaro perché se organizza quel genere di manifestazioni a Roma senza alcuna misura di sicurezza, vuol dire che ha la faccia come il suo fondoschiena. Inoltre l’obbligo di garantire il rispetto delle norme nazionale riguarda il Ministero dell’Interno e il Prefetto, e i Presidenti delle Regioni non c’entrano assolutamente niente”.
“Si tratta di un’azione di totale sciacallaggio, perché se noi avessimo adoperato lo stesso criterio allora avremmo dovuto dire parole di fuoco nei confronti di altre realtà e sistemi sanitari del nord, dove si sono registrati migliaia di morti”.
De Luca snocciola poi qualche dato sui contagi: “La Regione Campania conta 4615 casi di contagio da Covid. Il Veneto, la regione che ha retto meglio al nord, ha avuto il quadruplo dei contagi, mentre la Lombardia ha avuto venti volte più contagi della nostra regione”.
“Avremmo potuto mettere in atto anche noi un’azione di sciacallaggio senza freni, eppure abbiamo scelto la strada della solidarietà. Siamo stati i più rigorosi nel decidere di chiudere tutto alle prime avvisaglie, anche 15 giorni prima del governo nazionale”.
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