“Questa settimana sono successe diverse cose belle in Campania, oltre la vittoria del Napoli in Coppa Italia“. Vincenzo De Luca, Presidente della regione campana, nel corso della tradizionale diretta Facebook del venerdì, ha così presentato l’avvio della terza fase del Concorso Ripam per l’assunzione di 2500 persone nella Pubblica Amministrazione, nell’ambito del Piano Lavoro che mira a garantire un posto di lavoro a tempo indeterminato a 10.000 giovani.
“Siamo arrivati alla conclusione di questo percorso unico in Italia, e siamo davvero orgogliosi dei risultati raggiunti. A questi 2500 si aggiungono le centinaia di assunzioni in EAV e prosegue il Piano Economico-Sociale della Regione Campania. Ma di questo Piano da 1 miliardo di euro, giornali e redazioni che hanno dedicato pagine e titoloni agli assembramenti in seguito alla vittoria del Napoli in Coppa Italia non ne hanno affatto parlato”.
“Potrebbero arrivare indicazioni al governo magari sulla scorta di quanto fatto in questi mesi in Campania. Il governo è impegnato negli Stati Generali, ma a cosa serve?” critica De Luca. “Bisognerebbe terminarli quanto prima perché non servono. Fate partire concorsi nella Pubblica Amministrazione, ascoltate la voce dei giovani del sud. Servono agevolazioni fiscali per chi investe nelle zone a interesse speciale del Meridione. Obbligo per le imprese di investire il 35% delle risorse negli interventi che riguardano il sud, similmente al modello olandese”.
E poi sulla burocrazia italiana: “Ne stiamo parlando da decenni, ora servono passi concreti. Potremmo ad esempio stabilire che i pareri ambientali non debbano essere rilasciati dal Ministero dell’Ambiente ma dalle stesse Regioni, e che queste valutazioni richiedano massimo due mesi e non due anni. Decorsi i tre mesi, vale il silenzio assenso”.
“La Pubblica Amministrazione è completamente paralizzata a causa della burocrazia, indire gare d’appalto è un Inferno, e la legge Severino sull’abuso d’ufficio è indecente”.
E poi aggiunge: “Il Reddito di Cittadinanza costa all’Italia 9 miliardi di euro all’anno, ovvero tanto quanto il sistema universitario”.