Il sindaco di Torre del Greco, Giovanni Palomba, ha firmato, questa mattina nei nostri studi, una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio Conte ed ai ministri competenti. Nella missiva il primo cittadino manifesta i problemi che sta affrontando il settore della ristorazioni dopo le chiusure imposte dal DPCM.
“La città di Torre del Greco – si legge nel corpo della missiva – è espressione di un’antica, quanto rinomata esperienza nel campo culinario e gastronomico e vanta una consolidata arte pasticciera, da sempre accreditata al nostro territorio, tale da rappresentare una vera e propria risorsa economica”.
L’idea – come più volte e in più sedi precisato dal primo cittadino – è nata dalla considerazione che “negli ultimi anni la proliferazione di attività di indotto enogastronomico e dolciario ha avuto il significato, per alcuni quartieri della città, di un’autentica riqualificazione urbana e di riabilitazione sociale, intervenendo in zone del territorio abbandonate al degrado e acclarate, precedentemente, quali luoghi di criminalità organizzata”.
“Un atto dovuto – dichiara il sindaco Palomba – nei confronti degli imprenditori che hanno avuto la tenacia ed il coraggio di investire sul nostro territorio portando avanti, con sacrificio, la propria attività, riconosciuta ed accreditata alla città di Torre del Greco, da tutta la regione. Ho ritenuto, pertanto, senza alcuna posizione critica ma nel pieno spirito di collaborazione e proposizione istituzionale, rivolgermi al Governo centrale, rappresentando il sentimento e le istanze di una categoria che ad oggi è un autentico motore dell’economia locale”.
“Tanto – la chiosa della missiva – nell’ulteriore considerazione che la riduzione della fascia oraria prevista per lo svolgimento della piena attività, fissata entro le ore 18.00, potrebbe avere una ricaduta in quelle stesse aree – oggi – recuperate alla legalità”.
Per approfondire segui l’intervento integrale del sindaco nella trasmissione in onda alle 15.00 su TVCITY.