Covid

Covid: Marcianise e Orta di Atella nuove zone rosse

Con decorrenza immediata e fino al 4 novembre 2020, salvo ulteriori provvedimenti in conseguenza dell’evoluzione della situazione epidemiologica, con riferimento al territorio del Comune di Orta d’Atella (CE),  nonché al territorio urbano del Comune di Marcianise (CE), con esclusione della zona industriale, sono disposte le seguenti misure:

a) divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutte le persone ivi
residenti;
b) divieto di accesso nel territorio comunale;
c) sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi
essenziali e di pubblica utilità;
d) sospensione delle attività commerciali, ivi comprese le attività di ristorazione (bar,
ristoranti, pasticcerie, pub, e simili), salvo che in modalità di consegna a domicilio,
fatta eccezione per soli i servizi alla persona ed attività connesse
all’approvvigionamento di beni e servizi di prima necessità come a suo tempo
individuate dagli allegati 1 e 2 del DPCM 10 aprile 2020.

Sono pertanto sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di
vendita di generi alimentari e di prima necessita’ individuate nel citato allegato 1 del DPCM
10 aprile 2020. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie. Sono
esclusi dai divieti i servizi bancari, assicurativi, finanziari, nonché le attività finalizzate ad
assicurare la continuità della filiera produttiva. Sono chiusi, indipendentemente dalla
tipologia di attivita’ svolta, i mercati. È fatto divieto di allontanamento dalle proprie
abitazioni se non per esigenze di approvvigionamento di beni e servizi di prima necessità,
come sopra individuati, nonché per lo svolgimento delle attività – anche lavorative – relative
alle categorie merceologiche e ai servizi non sospesi, per il cui espletamento è consentito
l’allontanamento dal territorio comunale, nei limiti strettamente necessari.

1.1. E’ fatta salva la possibilità di transito in ingresso ed in uscita dai territori come sopra
individuati, da parte degli operatori sanitari e socio-sanitari, del personale impegnato nei
controlli e nell’assistenza alle attività relative all’emergenza, nonché degli esercenti le
attività consentite ai sensi della lettera d) del precedente punto 1., e quelle strettamente
strumentali alle stesse, limitatamente alle presenze che risultino strettamente indispensabili
allo svolgimento di dette attività e a quelle di pulizia e sanificazione dei relativi locali e con
obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Al di fuori delle ipotesi sopra
menzionate, non è consentita l’uscita dal territorio comunale per lo svolgimento di attività
lavorativa.

2. Con riferimento ai territori di cui al punto 1. è disposta la chiusura delle strade secondarie,
come individuate dal Comune di riferimento sentita la Prefettura competente. La ASL
competente, d’intesa – ove necessario- con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del
Mezzogiorno assicurano la sollecita effettuazione di screening, dando comunicazione dei
relativi esiti all’Unità di Crisi regionale per le conseguenti valutazioni ed eventuali
determinazioni di competenza.

3. Salvo quanto disposto nel presente provvedimento, restano ferme le disposizioni statali e
regionali vigenti alla data di entrata in vigore del presente provvedimento.

4. Ai sensi di quanto disposto dall’art.2 del decreto legge n.33/2020, convertito con
modificazioni dalla legge 14 luglio 2020, n.74, salvo che il fatto costituisca reato diverso da
quello di cui all’articolo 650 del codice penale, le violazioni delle disposizioni della presente
Ordinanza sono punite con il pagamento, a titolo di sanzione amministrativa, in conformità a quanto previsto dall’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020, n.
19, convertito con modificazioni dalla legge n.35 del 2020 e ss.mm.ii. Nei casi in cui la
violazione sia commessa nell’esercizio di un’attivita’ di impresa, si applica altresi’ la
sanzione amministrativa accessoria della chiusura dell’esercizio o dell’attivita’ da 5 a 30
giorni. Per l’accertamento delle violazioni e il pagamento in misura ridotta si applica
l’articolo 4, comma 3, del decreto-legge n. 19 del 2020. Le sanzioni per le violazioni delle
misure disposte da autorita’ statali sono irrogate dal Prefetto. Le sanzioni per le violazioni
delle misure disposte da autorita’ regionali e locali sono irrogate dalle autorita’ che le
hanno disposte. All’atto dell’accertamento delle violazioni di cui al secondo periodo del
comma 1, ove necessario per impedire la prosecuzione o la reiterazione della
violazione, l’autorita’ procedente puo’ disporre la chiusura provvisoria dell’attivita’ o
dell’esercizio per una durata non superiore a 5 giorni. Il periodo di chiusura provvisoria e’
scomputato dalla corrispondente sanzione accessoria definitivamente irrogata, in
sede di sua esecuzione. Ai sensi di quanto disposto dall’art.4, comma 5 del citato decretolegge 25 marzo 2020, n.19, in caso di reiterata violazione del presente provvedimento la
sanzione amministrativa è raddoppiata e quella accessoria è applicata nella misura massima.
Per le sanzioni di competenza dell’Amministrazione regionale all’irrogazione della sanzioni,
principali e accessorie, provvede la Direzione Generale per le Entrate e Politiche Tributarie
(DG 50.16) con il supporto dell’Avvocatura regionale.

5. Ai sensi di quanto disposto dall’art.2, comma 2 bis del decreto legge n.33/2020, come
convertito con modificazioni dalla legge 14 luglio 2020, n.74, i proventi delle sanzioni
amministrative pecuniarie, relative alle violazioni delle disposizioni vigenti, accertate
successivamente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge
citato, sono devoluti allo Stato quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali
ed agenti dello Stato. I medesimi proventi sono devoluti alle regioni, alle province e ai
comuni quando le violazioni siano accertate da funzionari, ufficiali ed agenti,
rispettivamente, delle regioni, delle province e dei comuni.

6. La presente ordinanza è comunicata, ai sensi dell’art.1, comma 16, decreto-legge n.33/2020,
convertito dalla legge 14 luglio 2020, n.74, al Ministro della Salute ed è notificata all’Unità
di Crisi regionale, alle Prefetture, alle AA.SS.LL. all’ANCI Campania, al Comune di
Marcianise e di Orta d’Atella ed è pubblicata sul sito istituzionale della Regione Campania,
nonché sul BURC.

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