Firmato il nuovo Dpcm nella notte di ieri. Il premier Conte resiste al pressing finale delle regioni e decide per un regime di chiusure differenziate a seconda della fascia di rischio di contagio da Covid-19.
La richiesta numero 1 dei governatori regionali sono i ristori. Conte assicura: “Il decreto sarà varato in settimana e le erogazioni saranno tempestive” anche se la cifra di 1,5 miliardi probabilmente non basterà.
Novità rispetto alla bozza di ieri pomeriggio su barbieri e parrucchieri che potranno restare aperti anche nelle regioni rosse.
Il Dpcm andrà in vigore dal 5 novembre al 3 dicembre. Conte ha deciso: Il coprifuoco scatterà su tutto il territorio nazionale alle ore 22.
«Dalle ore 22.00 alle ore 5.00 sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. E in ogni caso fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche, per tutto l’arco della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi» ha affermato il premier.
Importante stretta nelle regioni a massimo rischio dove resteranno chiusi anche attività di ristorazione fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie negozi e mercati.
Didattica a distanza al 100% per le superiori mentre tornano in presenza le attività didattiche per scuola dell’infanzia, elementari e medie con uso obbligatorio di mascherina salvo per i bambini di età inferiore ai 6 anni.
Il premier Conte non chiude circoli sportivi (tranne nelle zone rosse) ma vieta l’uso degli spogliatoi. Sospese comunque le attività di palestre e piscine. “L’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento” conclude il presidente del Consiglio.