«La chiusura delle scuole, decisa dal presidente Vincenzo De Luca, ha un impatto enorme non solo sulla vita didattica della nostra regione ma anche – e di questo, purtroppo, pare che nessuno se ne renda conto – sulla vita delle famiglie e delle imprese».
Lo ha detto Raffaele Marrone, presidente Confapi Napoli.
«Abbiamo riconosciuto, in diverse occasioni, il lavoro importante svolto dal governatore durante i mesi del lockdown e gli sforzi compiuti dalla Regione Campania per affrontare una crisi di enormi proporzioni, ma – prosegue Marrone – non possiamo non rilevare che la sospensione della didattica in presenza si concilia malissimo con il mondo del lavoro e delle attività economiche».
«Sappiamo che non esiste il rischio zero, e che con le città aperte il virus sarebbe tornato a circolare – sottolinea ancora il leader delle pmi napoletane – ma sappiamo anche una seconda serrata sarebbe il colpo mortale per la nostra economia. Bisogna potenziare la profilassi e la prevenzione, ma questo è possibile solo intensificando i controlli delle forze dell’ordine che oggi mancano del tutto. Ci sono aree della nostra provincia in cui siamo all’autogestione irresponsabile». «Per colpa di pochi – conclude Marrone – non si possono distruggere famiglie e attività che danno lavoro e creano sviluppo».