Una delle priorità assolute di questa crisi locale, nazionale e mondiale è la tutela del personale sanitario. Gli eroi esistono. Sono quelli che rischiano la loro vita perché la nostra non si fermi. E l’unico modo che abbiamo di ringraziarli è continuare a restare a casa.
Ma non bisogna ignorare le altre sfide che questa crisi ci impone. Pochi giorni fa il segretario nazionale Zingaretti ha segnalato che “non c’è tempo: nessuno deve perdere il lavoro e nessuna impresa deve chiudere”.
Tanto è stato previsto dallo Stato centrale per le imprese, ma un ulteriore intervento strutturale, che riguardi l’imposizione fiscale comunale verso tutte le attività commerciali che sono state costrette a chiudere durante questo periodo, senz’altro aiuterà nella fase della ripresa.
Tanto si sta facendo per i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, ma l’altra faccia della medaglia non va dimenticata: l’intera rete assistenziale che oggi a causa della c.d. “quarantena” è depotenziata.
È necessario che le istituzioni dimostrino vicinanza alle famiglie a basso reddito con misure concrete: per molti, forse per troppi, andare a lavorare era l’unica forma di sostentamento, e in un periodo di fermo nazionale il rischio è quello della mancanza di liquidità, necessaria per poter fronteggiare le esigenze necessarie al superamento di questo momento delicato. Come Partito Democratico di Torre del Greco, invitiamo il Sindaco e l’amministrazione comunale tutta, ad adottare interventi straordinari allo scopo di alleviare i disagi che si sono abbattuti sulla collettività.
Riteniamo necessaria l’istituzione di un banco alimentare, attraverso un consulto con le associazioni che regolarmente prestano servizi di supporto e sussidio ai nostri concittadini, affinché nessuno venga lasciato solo o abbandonato allo sconforto.
Con il gruppo del Direttivo Torrese siamo in costante lavoro su questi temi, perché siamo convinti che nella difficoltà condivisa il compito del nostro Partito sia quello di supportare ogni attività e proposta che aiuti la collettività ad attraversare l’avversità, non innescando micce o polemiche che porterebbero solo a conflitti sociali, ma perseguendo i valori della solidarietà e dell’attenzione ai più deboli e bisognosi della mano dello stato.
Si badi bene, in nessun modo vanno giustificati i comportamenti di aggressività che emergono da alcuni video che stanno girando viralmente sui social in questi giorni. La maggioranza delle persone sta vivendo questo momento di crisi con ansia, ma con composta dignità. I professionisti del disagio promuovono azioni da condannare, ma che non devono fare spegnere il faro dell’attenzione sui problemi sociali che la crisi sanitaria sta portando. Le preoccupazioni per il futuro – proseguendo la crisi – possono trasformarsi in rabbia. Il ministro per il Sud, Provenzano, lo ha ricordato: “Ci sono aree sociali e territoriali fragili ed esposte a qualsiasi avventura. Il bilancio pubblico si deve prendere cura dell’intero tessuto sociale. E lo deve fare adesso”.
Altro aspetto importante è la didattica a distanza: poco si parla di quanti non hanno affatto la connessione o un pc in casa. La tecnologia rischia di creare discriminazioni, di allargare la forbice tra ricchi e poveri. Ed allora serve un intervento immediato per garantire agli studenti torresi in difficoltà gli strumenti per potere finire in serenità l’anno scolastico.