“L’80% della popolazione italiana vaccinata entro fine settembre.” lo ha affermato il Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo. Un segnale forte alla battaglia contro il Covid-19. Si passa dai centri specializzati ed hub ospedalieri alla possibilità di effettuare la vaccinazione grazie a medici di base, pediatri e farmacie. Attualmente in Italia 13 milioni di persone hanno effettuato il vaccino, si parla di quasi un italiano su 4, con oltre 22 milioni di dosi in arrivo a giugno con la soglia di somministrazione sopra le 500mila al giorno.
Per raggiungere l’obiettivo di fine settembre, sottolinea però il Commissario, è necessario proseguire sulla strada intrapresa: procedure “flessibili” per le prenotazioni ad agosto continuando, però, a privilegiare le somministrazioni agli over 60 e ai fragili. Con l’autunno servirà invece una nuova strategia. Questa macchina “nei prossimi mesi deve condurre gradualmente”, a una gestione ordinaria delle attività sanitarie da parte delle amministrazioni centrali e locali competenti: ha affermato il commissario.
Sarà comunque il governo a decidere entro il 31 luglio, quando dovrà stabilire se varare un nuovo stato d’emergenza e per quanto, attraverso un passaggio parlamentare. La volontà principale, però, resta quella di una somministrazione molto più capillare e prossima al cittadino.
Al momento, la convinzione della maggior parte degli scienziati è che l’immunità abbia una durata di circa un anno e, quindi, è necessario “organizzarci per i richiami” dice il generale che proprio oggi ha avuto una riunione con ministero della Salute e Protezione Civile su come organizzare e gestire questa nuova fase, anche alla luce delle varianti che continuano a mutare il virus.