La consigliera regionale del Pd, Loredana Raia, interviene sull’emergenza Coronavirus con un post sulla sua pagina Facebook. “Ho chiesto al Presidente De Luca di istituire una linea telefonica diretta da specialisti pronti a sostenere le famiglie con figli disabili e con patologie del neurosviluppo, nonché di attivare un sostegno psicologico telefonico per gli operatori sanitari”, la proposta di Raia. Di seguito il post integrale.
“Ho sempre utilizzato questa pagina per darvi informazioni circa la mia attività, anche se non sono molto assidua perché, lo ammetto, non amo molto i social. Oggi tuttavia credo che, in questa emergenza epocale, essi, se utilizzati correttamente, possano davvero rappresentare un potente mezzo di informazione e, perché no, di persuasione. In queste settimane ho cercato di essere accanto a tutte le persone che mi hanno contattato.
Abbiamo vissuto insieme l’attesa dell’esito del tampone. Un tempo che sembrava infinito e faceva crescere l’angoscia di minuto in minuto: abbiamo provato a superare insieme LA PAURA DEL CONTAGIO.
Ho cercato di offrire doverosamente tutto il mio aiuto alle singole persone, ma anche ad interi comparti, nel ruolo istituzionale, in qualche caso come collega di lavoro, in molti altri semplicemente come amica, ma sempre motivata da una consapevolezza: siamo tutti chiamati all’esercizio della responsabilità, osservando SCRUPOLOSAMENTE le ordinanze per contenere il contagio del Coronavirus.
Dunque tutti, nessuno escluso, devono sentirsi arruolati a combattere contro questo “nemico invisibile”. E allora rimaniamo a casa, per proteggere dal contagio i nostri figli, i nostri genitori, i nostri nonni, le persone più fragili.
A proposito dei più fragili, è giusto dirvi che ho chiesto al Presidente De Luca di istituire una linea telefonica diretta da specialisti pronti a sostenere le famiglie con figli disabili con patologie del neurosviluppo (ad esempio l’autismo, ma non solo). Queste famiglie non possono essere lasciate sole!
Nella stessa lettera ho anche chiesto di attivare un sostegno psicologico, sempre telefonico, per tutti i nostri operatori della sanità, che da autentici eroi stanno sostenendo uno stress fisico ed emotivo senza pari, onorando la propria professione al servizio del malato, soffocando il timore di essere contagiati.
Del resto, come non essere orgogliosi che proprio a Napoli sia partita la sperimentazione del farmaco per la cura del Covid 19.
Mi sia consentito una particolare menzione per la mia città: Torre del Greco nella nostra regione è tra i territori più colpiti per numero di positivi. Da quando abbiamo registrato il primo caso, con il Sindaco Palomba, il Presidente De Luca ed il direttore generale dell’Asl Sosto, siamo in contatto permanente per la gestione dell’emergenza. La situazione attuale è la seguente: la maggior parte dei pazienti non ha avuto necessità di ricovero e è isolata presso il proprio domicilio, alcuni contagiati sono ricoverati in ospedale e qualcuno di loro ha avuto bisogno della terapia intensiva. Ma, fortunatamente, tutti stanno rispondendo bene alle terapie e a loro facciamo un GRANDE IN BOCCA AL LUPO. Purtroppo ieri abbiamo avuto una prima perdita: ai familiari del nostro marittimo un abbraccio, il più forte, il più tenero. Un dramma, cari amici, perché in questa situazione surreale si muore da soli, senza una carezza delle persone amate, senza il diritto a ricevere le onoranze funebri. È assurdo, ma è così.
Tutti quelli che sono venuti a contatto con le persone risultate positive, sono stati segnalati all’Asl di appartenenza, che ha provveduto a metterli in quarantena e sono in sorveglianza continua. Tutti questi sforzi organizzativi però da soli non bastano. È necessario l’impegno civico di ciascuno di noi.
Allora RESTIAMO A CASA. Diamo una mano ai nostri Sindaci e a tutte le Istituzioni, alle Forze dell’Ordine, alle Asl, alle Aziende Ospedaliere e, soprattutto, a tutti gli operatori della Sanità”.