La Campania prova ad organizzarsi ed a far fronte alle conseguenze economiche dell’emergenza Coronavirus. Già da domenica 8 marzo, un dinamico gruppo di imprenditori di settori e di professionisti si è attivato per studiare insieme una linea comune per far fronte alle gravi ricadute sull’economia locale provocate dalla diffusione del Covid-19.
Gianluca Vorzillo, amministratore unico di Edenlandia e amministratore delegato di Roberta Biagi, il coordinatore Mauro Bruner , l’imprenditore Nicola Diomaiuta dei Centri Narciso, oltre a molti altri imprenditori, hanno dato vita ad un apposito gruppo Facebook , chiamato “Covid19 Emergenza Campania”, creato per affrontare in modo strutturato e concreto alla tragica situazione che, oggi, affligge la nostra comunità .
Migliaia di persone hanno aderito sin dalle prime ore all’iniziativa delle Partite IVA e degli imprenditori campani, e molti altri stanno aderendo in questi giorni, tutti chiedono maggiori tutele per le loro Imprese, con sgravi fiscali per le imprese e sostegni economi ai dipendenti. L’interesse e la gravità del problema hanno fatto si che l’iniziativa fosse portata all’attenzione dei tavoli istituzionali. Il 10 marzo una delegazione del gruppo, nella quale erano rappresentati tutti i settori economici, ha incontrato il presidente della commissione Attività Produttive della Regione Campania, Nicola Marrazzo, accompagnati dal Vicepresidente Luigi Bosco, per esporre le proprie richieste. Si è tenuta una riunione in videoconferenza, nella quale le partite iva campane hanno riscontrato grande disponibilità ed interesse ed esposto i sei punti dell’iniziativa: sospensione pagamento fitti per aziende e famiglie, sospensione pagamenti mutui ed altre forme di indebitamento bancario, sospensione pagamenti ordinari erario, sospensione pagamenti, rateizzazioni con agenzia delle entrate e riscossione, sussidi diretti ai dipendenti pubblici e privati, chiusura immediata di tutte le attività. Questi punti saranno rielaborati ed esposti al Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per essere portati all’attenzione del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
Sono importanti le dichiarazioni dei diversi promotori del gruppo, che testimoniano la preoccupazione ma anche la grande forza di intraprendenza per continuare a sostenere l’impresa in Campania.
Per il coordinatore del progetto, Mauro Bruner: “Le piccole imprese meritano una tutela che vada oltre alla sospensione dei mutui e dei contributi all’erario. Va garantita una liquidità sufficiente intervenendo con misure statali straordinarie sui fitti commerciali e sull’accesso al credito, affinché, dopo il 3 aprile, l’economia possa ripartire.”
Secondo Gianluca Vorzillo: “L’allarmismo mediatico e il clima rigido che si è creato, stanno incidendo drasticamente sulla capacità delle nostre Imprese di far fronte anche agli impegni più banali nel brevissimo termine”. Tali circostanze hanno spinto un gruppo di 25 imprenditori campani, appartenenti a differenti settori merceologici e rappresentativi dell’intera regione, nonché presidenti di associazioni di categoria, a stilare un elenco di 6 punti, per tutelare le imprese del territorio.”
Nicola Diomaiuta ribadisce: “In un momento come questo non basta dare il buon esempio ma bisogna agire da comunità, con fatti concreti e dialogando con le istituzioni, siamo molto soddisfatti per le richieste depositate in Regione che hanno subito trovato interlocutori attenti e sensibili. Con L’avv. Luca Granata stiamo poi sviluppando il progetto anche in Terra di Lavoro raccogliendo con metodo le istanze di chi condivide il nostro atteggiamento. Confidiamo nel futuro e le parole di Neruda oggi sembrano più efficaci che mai: nascere non basta, è per rinascere che siamo nati. Ogni giorno.”
Secondo l’avvocato Luca Granata: “Si sente parlare molto in questi giorni, forse troppo e spesso senza prima aver riflettuto, non facendo altro che alimentare la cattiva informazione, la forza di questo gruppo è il metodo d’azione che si riassume in : studiare , riflettere , organizzarsi. C’è necessità di fermare i contagi e lo si può far solo stando in casa. Chiediamo a gran voce di fare in modo che le istituzioni ci mettano in condizioni di portelo fare non lasciandoci soli, sia come professionisti, sia come imprenditori.”