Nella mattinata odierna, il personale della Guardia Costiera di Torre del Greco e Portici, nell’ambito delle consuete attività di controllo della filiera della pesca a tutela dei prodotti ittici e del consumatore, sotto coordinamento del Centro di Controllo Area Pesca della Direzione Marittima della Campania, ha intercettato, lungo la viabilità cittadina di Ercolano, un venditore abusivo dedito alla vendita di pesce spada.
L’autovettura del trasgressore è stata così affiancata da quella dei militari che, dopo aver verificato la presenza di otto esemplari di pesce spada di taglia inferiore alla taglia minima di riferimento per la conservazione dello stock ittico, contestavano l’illecito possesso del prodotto ittico con elevazione del processo verbale di contestazione nei confronti del detentore e sequestro del prodotto ittico.
Gli esemplari di pesce spada, per un peso totale di 35 Kg circa, a seguito dell’ispezione del medico veterinario dell’Azienda Sanitaria Locale NA 3 Sud di Portici venivano valutati non idonei al consumo umano dal medico competente e pertanto avviati alla distruzione.
Nella stessa giornata i militari avevano posto sotto sequestro un ulteriore esemplare di pesce spada rinvenuto in possesso ad un diportista in porto a Portici perché catturato nel periodo di fermo biologico. In questo caso, il prodotto ittico, valutato idoneo al consumo umano dal medico veterinario, è stato devoluto in beneficenza ad istituto caritatevole del Comune di Portici.
Il pesce spada, al pari del tonno rosso, è considerata una specie ittica a rischio per la quale vige una normativa nazionale ed europea molto stringente. In particolare la pesca nel periodo di fermo biologico e la cattura di esemplari al disotto della taglia minima, ovvero che non abbiano raggiunto l’età riproduttiva, arreca un ingente danno alle specie alterando, inoltre, l’equilibrio dell’intero ecosistema.
La Guardia Costiera di Torre del Greco continuerà, pertanto, a monitorare attentamente e, laddove necessario, a contrastare tale fenomeno, quale impegno fattivo per la salvaguardia dell’ambiente marino del Golfo di Napoli, già seriamente minacciato e a tutela della marineria che svolge la propria professione nel rispetto delle norme.