Esulta il presidente Vincenzo Schiavo: “Con questo ristoro le attività del centro storico cittadino possono essere salvate. Accolte finalmente le nostre richieste di 6 mesi fa”
Confesercenti Campania esulta per una battaglia vinta dopo mesi di richieste e di confronti. Le attività economiche e commerciali del centro storico di Napoli possono ottenere un contributo a fondo perduto riconosciuto dal D.L. n.104/2020 e regolamentato nelle modalità da un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate emanato ieri. «E’ una grande notizia – commenta il presidente Vincenzo Schiavo – e una battaglia che Confesercenti Campania, con orgoglio, può dire ad alta voce di aver vinto, avendola portata avanti in primissima linea con forza e tenacia. Da sei mesi, da quando è iniziato il lockdown, abbiamo evidenziato le immense perdite delle nostre attività del centro storico, depauperate nella loro capacità economica innanzitutto dalla mancanza di turisti. Chiedemmo al Governo di intervenire subito ed ora è arrivata, finalmente, la risposta concreta con il bando che può salvare oltre 30mila attività napoletane». La richiesta del contributo avviene mediante presentazione dell’apposita istanza debitamente compilata a partire dal 18 novembre 2020 fino al 14 gennaio 2021, da presentare esclusivamente in modalità telematica, mediante il servizio web disponibile nell’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle entrate accessibile ad esempio mediante le credenziali Fiscoline, Entratel, SPID. «E’ destinato – chiarisce Schiavo – a tutte le partite Iva presenti nel centro storico delle città e anche quelle aventi domicilio fiscale con sede operativa in loco. Il contributo a fondo perduto va dal 5% al 15% sul fatturato di giugno 2019 e va a colmare le perdite notevoli che in un anno, nello stesso mese, i nostri esercenti hanno avuto. Si tratta di un importante sostegno, qualcosa anche di più di una semplice boccata d’ossigeno tenendo conto che per le attività che hanno fatturato meno di 400mila euro il bonus è del 15%, arriva al 10% se è superiore a tale cifra e si abbassa al 5% se il fatturato è stato di oltre un milione. Confesercenti– conclude Schiavo– è felice di aver vinto la battaglia che consentirà alle 30mila imprese napoletane di iniziare a sopravvivere»